La Donna Camel

Sucate, quartiere di Milano


Ieri ho sghignazzato tutto il giorno, e scusa l'irriverenza. Il fatto è che da qualche settimana mi sono fatta un account su twitter. Non scrivo niente ma osservo. Per una serie di ragioni tengo d'occhio tutti i fenomeni nuovi, prima da una certa distanza e poi direttamente, se mi sembra che siano destinati a prendere piede. A volte sono mode passeggere (su second life non ho mai avuto un profilo ma qualche volta sono entrata a curiosare) a volte invece diventano strumenti di comunicazione imprescindibili, anche se per ambiti ristretti, per target particolari. Quando questo succede voglio sapere bene come funziona e perché.E così l'account della donna camel, silente ma osservante. Twitter è di fatto un passa parola, quando scatta un'idea o succede un fatto si propaga alla velocità del fulmine. Ho visto passare i primi post con #sucate in mattinata ma nel pomeriggio già ne parlavano i  giornali on line, prima i più nerd come il post e l'inkiesta, poi anche repubblica e il corriere. E facebook, naturalmente, che di twitter è cassa di risonanza. Cos'era successo?Nella campagna elettorale per il ballottaggio del sindaco milanese nessun mezzo di comunicazione è stato risparmiato. Lo staff del sindaco uscente, di cui non farò il nome, si occupa, tra le altre cose, di tenere vivo un profilo su twitter. Ma per qualche motivo hanno messo personale incompetente a ricoprire questo ruolo delicato. Essì che nei giorni precedenti c'erano stati già segnali, a suon di prese in giro, di grande coinvolgimento di questo mezzo nella lotta, che è diventata spietata.Ecco qui lo strafalcione che ha dato inizio allo sberleffo maximo:
 Ovviamente non esiste nessun quartiere con quel nome (che, non solo a Milano, vuol dire ben altro, per non parlare della via :-), il povero addetto ci è cascato in pieno e la reazione è stata travolgente.Una lezione che tutti i comunicatori devono tenere presente: è meglio non usare i nuovi media se non sei capace altrimenti tutto quello che farai potrà essere usato contro di te. Nel pomeriggio i post arrivavano con il ritmo di 50 al minuto, i più arguti venivano replicati e citati dappertutto. A questo punto non sarà #sucate che potrà cambiare la percentuale dei voti ma resta il fatto che in qualsiasi settore (e nella comunicazione assolutamente) è necessaria competenza e intelligenza, se non si sa una cosa si controlla, ci si informa o si tace.Ne consegue che se lo staff del sindaco è incompetente o poco intelligente, è incompetente chi l'ha scelto, se è incompetente sulla comunicazione probabilmente lo sarà anche nella complicata gestione di una grande città come Milano.Piccola integrazione del 25/5/2011:senza bisogno di essere iscritti a twitter si possono seguire i messaggi di Sucate da questo linkAltre prese in giro divertenti qui e qui.