La Donna Camel

Postille


Base dell'arte è la verità, nella sostanza e nella forma. Chi nella propria opera persegue l'arte, persegue la verità, in senso immaginativo, né più né meno.La natura della narrativa è in gran parte determinata dalla natura del nostro apparato percettivo. La conoscenza umana ha inizio attraverso i sensi e lo scrittore di narrativa inizia laddove inizia la percezione umana. Agisce attraverso i sensi e sui sensi non si può agire con delle astrazioni.Chiunque scrive narrativa di pubblico consumo non ha altra giustificazione se non l'essere stato chiamato a farlo dalla presenza di un dono.Un dono, di qualsiasi genere, è una responsabilità non da poco. E' in sé un mistero, qualcosa di gratuito e del tutto immeritato, qualcosa rivolta a fini che probabilmente sempre ci rimarranno oscuri. Di solito l'artista deve soffrire certe privazioni per usare il proprio dono con integrità.Nessuna arte è sommersa nell'io; al contrario, nell'arte l'io dimentica se stesso per rispondere alle esigenze della cosa vista e della cosa che si sta creando.Secondo me, di solito è una qualche forma di dilatazione dell'io a distruggere il libero uso di un dono.La perizia non può mancare ma, da sola, risulta letale. Necessaria è la visione che l'accompagna.Già che ce l'avevo in mano mi sono riletta qualcosa della O'Connor. I pezzi qui sopra, che ho estratto a mio insindacabile arbitrio, vengono dal saggio "Scrivere racconti", della stessa raccolta citata nel post precedente. E' il pezzo dove si mettono le pantofole agli scrivani, ti ricordi? Andrebbe riletto tutti gli anni, ci sono dentro delle cose che facciamo finta di avere sempre presenti ma non è vero, ne sono convinta: mentiamo.