La Donna Camel

A Milano tutto tranquillo


Alle due e mezza ero in piazza Duomo. Mi è arrivata notizia dal tam tam sommerso che ci sarebbe stato un concentramento di "indignati" a supporto delle manifestazioni più importanti che si dovevano svolgere a Roma e in altre città del mondo.Ci sono andata perché volevo vedere da vicino, capire chi sono, cosa dicono, chi li manda.Quando sono arrivata c'era un migliaio di persone che faceva cerchio intorno a un'area vuota. C'erano ragazzi e ragazze e c'erano sciurette come me, signori con la barba grigia, qualche anziano combattivo. Sembrava che non ci fosse nessuna organizzazione dietro, solo un passaparola perché non si sapeva cosa fare. Siamo qui, e adesso?
Qualche gruppetto urlava "corteo corteo" ma altri obiettavano educatamente che non era stato autorizzato, come si fa? Cominciavano a girare notizie di quello che stava succedendo a Roma, dicevano che creare un incidente anche qui poteva essere poco opportuno, ma i ragazzi erano irrequieti, a chi interessa se stiamo in piazza Duomo? dicevano.Polizia se ne vedeva poca, un paio di camionette con una decina di agenti in tenuta da guerra, ma si sa che questo non vuol dire, chissà nei vicoli cosa poteva esserci.Ogni tanto una persona si metteva nel mezzo del cerchio e diceva qualcosa. Non si sentiva, qualcuno aveva un megafono ma piccolo piccolo, sembrava un giocattolo. Uno ha letto due articoli della costituzione, un altro ha deplorato la crescita economica come obiettivo per risolvere la crisi. Un terzo ha detto scusate se non si sente, mi hanno dato il megafono di Brunetta. Tutti molto bene educati, comunque.Intanto il gruppo si ingrossava, i ragazzi rumoreggiavano, la parola corteo correva di bocca in bocca. Un gruppetto di coraggiosi ha cominciato a muoversi verso via mercato e la situazione si è sbloccata.Il corteo si è formato, fischi e battimani a tempo più che slogan preconfezionati.La polizia che faceva cordone intorno alla piazza si è spostata, aprendo un varco e un bell'urlo si è alzato, un urlo di gioia. Non sembrava pericoloso, sono andata anche io fino a piazza affari e ritorno. Nessuna vetrina danneggiata o imbrattata, nessuna cartaccia buttata per terra.
A occhio e croce c'erano un paio di migliaia di persone, chissà quanti per la questura?L'impressione che ho avuto è stata che non ci fosse davvero nessuno "dietro", che fosse tutto molto improvvisato e spontaneo. E anche molto civile e tranquillo, per lo meno fino alle cinque, quando ho salutato quelle due o tre persone con cui avevo fatto comunella. Ho preso la metro e sono tornata a casa.