La Donna Camel

Ehi dico a te


Come tutte le persone anziane, tendo a ricordare meglio i fatti più lontani di quelli vicini. Son le cose della vita, te ne renderai conto a tempo debito. Intanto che aspettiamo, lasciami raccontare che la settimana scorsa ho visto Fiorello in televisione (te l'ho detto che sono anziana - e no, questa settimana non l'ho visto, avevo di meglio da fare: non sono così anziana) e mi ha fatto tornare in mente una scena, a casa della mia zia Mariuccia (in realtà una prozia visto che era sorella di mia nonna). Avevo preso la mia seggiolina - mia per modo di dire visto che non abitavo mica lì, l'avevo in comodato d'uso, ma la ritenevo mia perché era della mia misura precisa e quando ci stavo seduta sopra toccavo per terra coi piedi, che per me era una sensazione meravigliosa. La seggiolina era tutta di legno pitturata di verde e aveva la stessa forma delle altre sedie che stavano nella cucina, solo che era alta due palmi.E insomma, con la mia seggiolina mi ero messa davanti alla televisione e guardavo Domenico Modugno che mi cantava ciao ciao bambina. Io Modugno lo adoravo, sia perché era bellissimo con quei baffetti uguali identici a quelli del mio papà, sia perché mi cantava le canzoni. E così lui dentro nel televisore allungava tutte e due le mani per farmi ciao e io, fuori dal televisore, le allungavo allo stesso modo e gli facevo ciao. Non avevo dubbi che stesse dicendo proprio a me: non c'erano altri bambini lì.È per questo che nel mio blog mi piace dire tu, perché è proprio a te che mi stai leggendo in questo preciso momento che mi rivolgo. Ci sono forse altri bambini lì?