La Donna Camel

Mi saprai dire


Questa mattina m'è capitato di beccare nel feeder almeno due cose interessanti da mettere da parte, allora si vede che è il giorno degli stuzzichini. Ci aggiungo pure qualche arretrato recente che m'ero segnata nella memoria, prima che scappi.Paolo Nori ha scritto questo pezzo, Autocritica, dove mette insieme un po' di cose in cui mi ritrovo anch'io, non direttamente punto per punto, ma in generale sull'idea di rivedere le proprie posizioni di un po' di tempo prima. È un processo che non si fa continuamente, una certa convinzione dev'essere in qualche modo esaurita per poterla rivedere, se ci sei dentro non ci riesci."Ciò che non può essere detto, dev’essere taciuto."Se qualcuno (tra le migliaia e migliaia di fan del mio blog) si dovesse mai domandare come mai seguo con tanto interesse i coniglietti del venerdì del Duca, legga questo post e capirà perché i conigli sono belli e gli oomani sono stopidi."Come è noto a chi ha studiato i conigli, sui libri o di persona, il coniglio è una preda aggressiva. A differenza della pecora o di altri animali la cui principale reazione alla paura è la fuga, il coniglio crede fermamente, tranne casi di estremo pericolo, all’attacco preventivo. Se qualcosa spaventa il coniglio, il coniglio elimina la paura distruggendone la fonte. Semplice e razionale.In più il coniglio è una creatura sociale che crede nell’ordine e nell’imposizione dell’autorità. E preferisce essere lui a imporla. Per cui non mi stupisco che Champis si diverta come un matto a perseguitare animali tanto più grossi, terrorizzandoli con scatti di corsa e accenni di attacco con il muso. Il coniglio è un dominatore e prova piacere nel sottomettere gli altri costringendoli a gesti rituali di vassallaggio, inclusi i “padroni” umani quando il coniglio ordina di coccolarlo, per poi ridistribuire come ricompensa parte delle attenzioni ricevute (coccolando a sua volta i “padroni”)." 
(Edit su consiglio di Hombre. Ogni riferimento è puramente voluto)Questo post  di Vanamonde è dell'altro ieri, vabbè, però mi ha talmente convinta che ieri ho comprato il libro di cui parla e ho già cominciato a leggerlo: Come funziona la musica di John Powell, Salani Editore. Avevo già scritto il post  precedente a questo, un'attinenza ci sarà."mi sono sempre chiesto quali motivi stiano alla base della bellezza di un brano musicale."Ti ho già parlato di Transmission, vero? Sono monotona. Però leggi qui :"Parla senza bisogno di parole ai disadattati come me, ai paurosi del cazzo, a chi scrive su un foglio che mette subito via perché nessuno lo legga."e qui: "Un sorriso vago o uno sguardo silenzioso e prolungato, accompagnato da una estrema economia di mezzi espressivi, che sfiora la laconicità e lascia impressione di tristezza, mentre non è altro che quieta osservazione."mi saprai dire.