La Donna Camel

La censura è una cosa strana


La censura è una cosa strana. Una volta succedeva che mettevano al bando una canzone o un film: vietati. Bè, era il meglio che gli potesse capitare. Quando andavo alle medie c'era Je T'aime,...Moi Non Plus. Caspita, era l'unico disco che avevano tutti, ma proprio tutti eh, non so quanti ne avevano venduti per sta storia della censura, un po' di respiri e qualche frase allusiva in francese, roba da ridere oggi. Qualche anno dopo, il burro dell'Ultimo tango a Parigi: sequestrato e poi riammesso, avevamo dovuto andare un pomeriggio feriale per riuscire a entrare perché le file arrivavano fino a piazza Duomo da corso Vittorio Emanuele.Leggo sul Mucchio  di marzo che pure i cartoni animati e i fumetti giapponesi vengono censurati, ma in un modo del tutto diverso. Per farti capire come, nell'articolo hanno coperto dei pezzi di testo con una riga blu. Oh, li hanno cancellati per davvero, manco con la lente sono riuscita a leggere cosa c'era scritto sotto. Che io son curiosa come una scimmia e se una cosa mi dicono che è vietata non so resistere, è più forte di me: si vede che vengo da un'altra generazione.
Per esempio, nelle serie televisive dei cartoni, pure quelli innocenti come Dragonball e Naruto, tagliano via proprio delle scene e tu manco lo vieni a sapere. Nessuno si indigna. Alla fine sembra che non importi, sia che restino in Giappone sia che vengano qui in Italia. Qualcosa mi avevano detto sul fatto che venisse eliminata qualsiasi immagine che mettesse in scena la morte, pure nei polizieschi come Detective Conan dove il morto ci scappa sempre, per forza. Di sesso non è che ce ne sia molto in quei cartoni lì, ne ho visti un sacco e lo so. O meglio, ho visto quello che passava il convento. Quello che conta sono le pubblicità tra uno spezzone e l'altro, dice Rumor, la firma di questo articolo: "l'unico scopo vero della televisione è vendere merce". Nessuno si indigna, gli va bene così. Sì, vabbè, lo sapevo anche io, però.Nei manga invece coprono le cose di sesso. "Ho visto libri fotografici con in copertina una foto dove la ragazza era completamente nuda e si vedeva bene la fessura sul pube glabro. La stessa immagine, pubblicata dentro il libro, era coperta da una pecetta nera sul pube." Ma dai. Questo in Giappone, immagino. Eh già. I giapponesi son strani. Da noi invece non coprono i particolari sessuali: sequestrano tutta la tiratura, perquisiscono l'editore, denunciano gli autori in tribunale. Poi magari vengono assolti ma intanto hanno dovuto cambiare mestiere. Per il bene dei bambini, si intende. Per lo stesso motivo scrivono che i personaggi disegnati sono maggiorenni anche quando si capisce dalla storia che vanno alle medie: meglio mettere le mani avanti. Pure i puffi sono maggiorenni, l'han detto subito.Mah. Non so. Non dico niente, non vorrei mai essere censurata anch'io.(Però mi piacerebbe sapere cosa c'è scritto sotto le righe blu. Sono maggiorenne, non conta più niente questo?)