La Donna Camel

Gli amici del giaguaro o della percezione di una sconfitta


Solo due parole prima di rientrare nella vita di tutti i giorni: sono stata ai seggi come rappresentante di lista del PD e intanto mi porto a casa una bella esperienza umana. È stato faticosissimo ma già lo sapevo, in cambio ho seguito in diretta la trasformazione delle persone in numeri e questo è molto utile per mantenersi nei paraggi della realtà.La realtà che, poverina, mi sembra la più strapazzata negli ultimi mesi: colpa dei sondaggi, delle promesse iperboliche, delle speranze e dei sogni.Il mio partito ha perso il 28% abbondante dei voti, ma il pdl il 46, la lega il 54 e l'udc il 70. Quindi c'è poco da vantarsi, è uno solo quello che ha vinto e gli è andata incredibilmente bene, per un soffio non gli tocca assumersi la responsabilità di aggiustare tutto quello che è stato rotto: avrei proprio voluto vedere come se la cavava. Ciò non toglie che ora che son dentro, un bel po' di vaffanculo se li possono anche prendere e non solo mandare.Vediamo che fanno e, quanto a noi, cerchiamo di non crocefiggerci da soli, che siamo specialisti. C'è tanto da fare e da capire, per esempio come è stato possibile che Ambrosoli non abbia convinto dopo tutto quello che si è saputo della lega e del celeste in Lombardia: questo per me resta il mistero più inquietante.Bè, ci siamo svegliati. Adesso una doccia, un caffè e poi fuori, nel mondo reale.