La Donna Camel

Ciat


- Dai, apri la touchcam- No, non mi va- Ti prego, son già tre settimane che sto qui, non ne posso più.- Ma se l'abbiamo fatto ieri sera, e l'altro ieri, e tutti i giorni da quando sei partito.- E allora? Intanto non è la stessa cosa che a casa. E poi, a casa lo facciamo anche due volte al giorno, quindi... dai apri.- L'hai detto, non è la stessa cosa. - Uffa. All'inizio non dicevi così. All'inizio ti piaceva. - Sarà stata la novità. Le prime volte anche solo l'idea...- Mi basterebbe una carezza. Stasera sono triste. Mi sento solo. Mi sento come un pulcino bagnato, lontano da casa, lontano da te e dal mondo civile, lontano da tutto. Sob. - Vabbè, una carezza. Poi basta.- Ohh, brava.- Ma non farmi lo scherzone di quella volta che ci hai messo subito il cazzo.- No, solo una carezza sulle mani, magari sulla faccia. Dai apri.- Dove sei?- Sono nella camerata. Da solo, stai tranquilla. Quelli che non sono in libera uscita sono andati in sala mensa, il capitano ha sfidato Romoletti a ping pong. E tu dove sei?- In camera nostra, accendi la webcam.- No dai, facciamolo al buio, che mi dia l'impressione di essere lì.- Non funziona bene al buio, lascia stare. Fatti vedere. Voglio essere sicura che sei tu.- Ma chi dovrebbe essere scusa?- Comincia a farmi sentire la voce. Che ne so di chi potrebbe essere. Chiunque. Un collega, un amico. Un nemico.- Un nemico?- Eh. Perché no.- Non c'è abbastanza banda per far andare tutto, video, voce e touch. Fammi una carezza intanto. Poi mi faccio sentire e vedere. Ho tanta voglia delle tue mani morbide. Ma più ancora del tuo collo, del tuo seno. Fammi sentire le tette. - Il tuo seno? Ma chi cazzo sei? Scordatelo che mi faccio toccare. Se non ti fai vedere chiudo la comunicazione e poi faccio denuncia al comando.- Ti supplico, sto per morire, accendi la touchcam e fatti sentire a questo povero soldato lontano- La smetta immediatamente. La avviso che questa sessione è registrata. Chiunque lei sia farò rapporto ai suoi superiori.- Dai, scherzavo, accendo. - Che scemo. Credevo che era qualcuno che ti aveva rubato il tablet.- Lo so, l'avevo fatto apposta per farti spaventare, magari eccitare un po'. Adesso toccami, dai.----* Revel è una tecnologia già esistente in grado di simulare una vasta gamma di sensazioni tattili leggi qui e qui e ancora quiQuesto racconto partecipa all'EDS Toccami o del tatto lontano come pureDarioHombreLillinaCieloMaiMaturoMelusinaPendolanteChiedo scusa per la magrezza del testo ma questa volta va così.