La Donna Camel

Poi non ti stupire se ne vado matta


"Il racconto non è solo una narrazione breve, è una narrazione incompleta. Comincia dopo che qualcosa è già accaduto, finisce quando qualcos’altro deve ancora accadere: lascia fuori un bel pezzo della storia, e certe volte quello che resta fuori è perfino più importante di quello che c’è dentro. Il racconto, diceva Grace Paley, è un punto di domanda. Il romanzo ha l’ambizione di rispondere, di contenere tutto – se non proprio tutto il mondo almeno tutto un mondo – di costruire per noi una casa in cui abitare: alla fine chiuderemo la porta su un luogo che ci ha accolti per un po’ di tempo, e che conosciamo bene. Il racconto è piuttosto una finestra sulla casa di qualcun altro (o come in una poesia di Carver, “Chiudersi fuori e poi cercare di rientrare”, è una finestra su casa nostra quando abbiamo dimenticato le chiavi). Da fuori possiamo solo indovinare che cosa c’è dentro, farci un’idea della vita di chi ci abita, riflettere su quante cose non sappiamo. Confessare che non ne sappiamo quasi niente: il racconto è insieme una resa (non provo neanche a scrivere questa storia per intero, perché sarebbe un fallimento) e una sfida (ma ne scrivo un pezzo: tu sei capace di immaginare il resto?)."Il pezzo qui sopra viene da un articolo di Paolo Cognetti uscito oggi su Minima e Moralia http://www.minimaetmoralia.it/wp/per-esme-con-amore-e-squallore/ che sarebbe da ricopiare tutto, prima qui e poi sul quaderno e imparare a memoria e tenere davanti ogni volta che serve, cioè sempre.Stasera o domani scrivo le mie note sull'eds passato, abbi pazienza, ho bisogno di un po' di tempo, un bicchiere di vino e il tavolo sgombro.