Rieccoci. E' un po' che non mi faccio sentire, chiedo scusa. Sono stata via, è normale vista la stagione. Me la sono presa comoda. Mi sono riposata. Sono andata in giro, sono stata a casa, ho letto, ho poltrito, ho fatto le parole crociate senza schema. Sono poi riuscita a comprarmi l'ultimo romanzo di Giorgio Fontana, Morte di un uomo felice: mi è piaciuto molto, l'ho trovato più completo di Per legge superiore, più maturo nella scrittura, più rotondo, più compiuto. La trama la sapevo e si può raccontare in breve, non mi ricordo più chi diceva che sono le storie migliori quelle che si possono riassumere in poche parole. In ogni caso si tratta di un uomo che è anche un giudice e suo padre che è stato un partigiano. I loro destini sono compiuti fin dalle prime righe, ma ugualmente si sente la gravità delle loro scelte nei singoli gesti quotidiani, quelli irrilevanti e quelli irrevocabili, destinati a fare la storia e questo peso aleggia come una minaccia sopra le pagine, tenendo sempre alta la tensione narrativa. Bello, te lo consiglio: compralo o prendilo i biblioteca perché il mio solito fornitore non ce l'ha e non te lo posso procurare.Poi ho letto Il Ninja Morbosamente Obeso di Carlton Mellick III e lo so cosa stai pensando ma non hai il coraggio di dire, che sono pazza o scema e in effetti non è questa una lettura che si addice a una babbiona come me e hai anche ragione, ma questo l'ha tradotto la mia figliola e volevo dare il mio contributo alla causa e poi ero curiosa della bizzarro fiction, ne parla sempre il Tapiro e soprattutto di Carlton Mellick III e bisogna anche essere un po' coraggiosi, uscire dal guscio e guardar fuori dall'uscio, insomma non si vive di solo Carver. Non chiedermi se mi è piaciuto, era un test di iniziazione.Ho riletto anche un paio di raccolte della Munro, non mi stanco mai di lei, e adesso sono alle prese con Francesco Piccolo, che peraltro mi è sempre piaciuto molto anche se ha vinto lo Strega e lo sto leggendo con gusto: Il desiderio di essere come tutti è sempre stato anche il mio.
Agosto, nutria mia non ti conosco
Rieccoci. E' un po' che non mi faccio sentire, chiedo scusa. Sono stata via, è normale vista la stagione. Me la sono presa comoda. Mi sono riposata. Sono andata in giro, sono stata a casa, ho letto, ho poltrito, ho fatto le parole crociate senza schema. Sono poi riuscita a comprarmi l'ultimo romanzo di Giorgio Fontana, Morte di un uomo felice: mi è piaciuto molto, l'ho trovato più completo di Per legge superiore, più maturo nella scrittura, più rotondo, più compiuto. La trama la sapevo e si può raccontare in breve, non mi ricordo più chi diceva che sono le storie migliori quelle che si possono riassumere in poche parole. In ogni caso si tratta di un uomo che è anche un giudice e suo padre che è stato un partigiano. I loro destini sono compiuti fin dalle prime righe, ma ugualmente si sente la gravità delle loro scelte nei singoli gesti quotidiani, quelli irrilevanti e quelli irrevocabili, destinati a fare la storia e questo peso aleggia come una minaccia sopra le pagine, tenendo sempre alta la tensione narrativa. Bello, te lo consiglio: compralo o prendilo i biblioteca perché il mio solito fornitore non ce l'ha e non te lo posso procurare.Poi ho letto Il Ninja Morbosamente Obeso di Carlton Mellick III e lo so cosa stai pensando ma non hai il coraggio di dire, che sono pazza o scema e in effetti non è questa una lettura che si addice a una babbiona come me e hai anche ragione, ma questo l'ha tradotto la mia figliola e volevo dare il mio contributo alla causa e poi ero curiosa della bizzarro fiction, ne parla sempre il Tapiro e soprattutto di Carlton Mellick III e bisogna anche essere un po' coraggiosi, uscire dal guscio e guardar fuori dall'uscio, insomma non si vive di solo Carver. Non chiedermi se mi è piaciuto, era un test di iniziazione.Ho riletto anche un paio di raccolte della Munro, non mi stanco mai di lei, e adesso sono alle prese con Francesco Piccolo, che peraltro mi è sempre piaciuto molto anche se ha vinto lo Strega e lo sto leggendo con gusto: Il desiderio di essere come tutti è sempre stato anche il mio.