Ho fatto notte per finire questo primo volume della trilogia dell'amica geniale, non sapevo nulla di Elena Ferrante e, grazie a dio, continuo a non saperne nulla.Mi ha chiamata da un banco di Feltrinelli un giorno in cui non avevo niente da fare. Ho risposto leggendone tre o quattro pagine lì, in piedi, con lo zainetto sulle spalle, bilanciandomi su una gamba e poi sull'altra, per quanto la copertina mi sia sembrata bruttissima. Poi l'ho preso e l'ho fatto fuori. Ma chi è Elena Ferrante, mi sono chiesta.Questo libro contiene la capacità di convincere e poi smentire e convincere del contrario e vorrei saperlo fare anche io. Il punto di vista della protagonista confronta in continuazione la sua visione delle cose con l'impatto che ha su di lei la realtà delle cose stesse, questa realtà incarnata dalla sua amica imprevedibile e affascinante e cattiva, brutta e bella e sempre sopra le righe. La sua formazione avviene in un percorso a zig zag, aggiustando continuamente il tiro, cambiando prospettiva, illudendosi, disilludendosi, misurandosi, vincendo e perdendo molto, come tutti si sa, ma raccontata in modo così nitido e profondo da far venire le vertigini.
Chi è Elena Ferrante?
Ho fatto notte per finire questo primo volume della trilogia dell'amica geniale, non sapevo nulla di Elena Ferrante e, grazie a dio, continuo a non saperne nulla.Mi ha chiamata da un banco di Feltrinelli un giorno in cui non avevo niente da fare. Ho risposto leggendone tre o quattro pagine lì, in piedi, con lo zainetto sulle spalle, bilanciandomi su una gamba e poi sull'altra, per quanto la copertina mi sia sembrata bruttissima. Poi l'ho preso e l'ho fatto fuori. Ma chi è Elena Ferrante, mi sono chiesta.Questo libro contiene la capacità di convincere e poi smentire e convincere del contrario e vorrei saperlo fare anche io. Il punto di vista della protagonista confronta in continuazione la sua visione delle cose con l'impatto che ha su di lei la realtà delle cose stesse, questa realtà incarnata dalla sua amica imprevedibile e affascinante e cattiva, brutta e bella e sempre sopra le righe. La sua formazione avviene in un percorso a zig zag, aggiustando continuamente il tiro, cambiando prospettiva, illudendosi, disilludendosi, misurandosi, vincendo e perdendo molto, come tutti si sa, ma raccontata in modo così nitido e profondo da far venire le vertigini.