La Donna Camel

Raul Montanari


Seguo sempre con interesse il blog di Giulio Mozzi, le sue iniziative sono originali e coinvolgono centinaia di persone. Qualche volta ho partecipato anche io, per esempio ho scritto una poesia per le Lodi del corpo maschile e ho prodotto l'epub che viene distribuito gratuitamente da Giulio, un bel lavorone mettere insieme e catalogare tutto.Un'altra rubrica che leggo sempre è quella sulla formazione delle scrittrici, che si è ora affiancata a quella degli scrittori. Si tratta di approccio molto libero in cui professionisti delle lettere si raccontano a modo loro, chi parla dell'infanzia, chi degli studi, chi dei maestri. Sono testi non troppo lunghi che rendono conto anche delle personalità degli autori, del carattere e visto che di molti ho avuto modo di leggere, vanno a sostenere, a volte a smentire, l'opinione che me ne ero fatta dai testi. Giusto per andare contro corrente a quello che scrivevo giorni fa su Elene Ferrante, che invece ha preferito nascondere la sua persona.E insomma, tutto questo preambolo per intrudurre un pezzo che mi ha folgorata ieri. Non avevo mai letto niente di Raul Montanari, che conoscevo di vista o di nome dai tempi della Libreria del giallo. Adesso mi è venuta l'urgenza di cercarmi qualcosa di suo da leggere."Già da tempo la mia ambiziosissima mamma bergamasca, che veniva da una famiglia di Lumpenproletariat dove pestare i bambini era la norma e ora riproduceva con grande impegno filologico i suoi scenari d’infanzia, usava con me questa antica pedagogia: minimizzava i miei successi scolastici, storceva il naso davanti ai 7 che potevano essere 8 e agli 8 che avrebbero dovuto essere 9 (ai 10 poi mancava sempre la lode), mi riempiva di insicurezze e ansie da prestazione e intanto, in mia assenza e a mia insaputa, bolliva i coglioni ad amici e parenti dicendo a tutti che ero un genio destinato a orizzonti grandiosi. Il risultato era che si ritrovava in casa un disadattato, per di più odioso a tutti i genitori di figli “normali” e sogguardato con diffidenza anche dai coetanei." http://vibrisse.wordpress.com/2014/09/04/la-formazione-dello-scrittore-11-raul-montanari/