La Donna Camel

Lapis la matita


Quando faccio la volontaria alla Grande fabbrica delle parole, che mi sia affidato il ruolo di editore o di scrittore, i due importantissimi incarichi che ho ricoperto per ora, o quando mi capiterà di fare la manona o chissà che altro, ho poi un certo pudore che mi frena dal raccontare per filo e per segno l'esperienza che ho vissuto. Sarà perché si tratta pur sempre di minori, sarà perché quello è un luogo pieno di mistero e magia, sarà anche perché è impossibile restituire la complessità di questo lavoro, preparato con cura e affinato da esperti e volontari anno dopo anno. E così sto zitta qui sul blog o me la cavo con due righe e una foto.Ma la volta in cui è stata raccontata la storia di Lapis la matita si può divulgare, almeno un po', visto che già l'ha fatto la Grande Fabbrica sul sito con il pezzo che riporto virgolettato. Ridacchiavo sotto i baffi, al sicuro nel mio nascondiglio, mentre sentivo le voci dei ragazzini di seconda media che si accordavano sui dettagli della trama, dei personaggi principali e dei comprimari e dei luoghi in cui avrebbero agito.Si trattava di una matita che andava a scuola, non come strumento di qualcuno ma da protagonista, una matita che agiva, che aveva amici, nemici, desideri e ostacoli da superare. Una matita che andava al college ma che invece avrebbe voluto disegnare fumetti."Per riuscire nella sua impresa, dovrà fuggire dal college. Il che non è cosa semplice, visto che i guardiani sono tubetti di colla stick. Se ti acciuffano, ti incollano e ti riportano a scuola. Allora come può fare Lapis per filarsela e realizzare il suo sogno?Dovrà chiedere aiuto a Stabilo l’Evidenziatore, suo amico e mentore. Già. Perché Stabilo, a furia di sottolineare le frasi importanti di tutti i libri, è intelligentissimo e di certo riuscirà ad aiutare Lapis nella sua fuga!Tra mille difficoltà – tra cui notti passate all’addiaccio in astucci abbandonati e inseguimenti, punte consumate e improbabili amicizie con graffette e pinzatrici – riuscirà la nostra Lapis a disegnare per un famoso fumettista?Questo è solo l’inizio, l’incipit della storia. I ragazzi l’hanno poi finita singolarmente, ognuno in modo bellissimo e originale.C’è chi ha scritto che Lapis alla fine è riuscita a trovare il famoso fumettista, e a disegnare con lui fino a diventare corta corta di vecchiaia, ma felice.Oppure chi ha trasformato l’intero racconto nel diario di Lapis, che si sentiva una matita inadeguata in un mondo di penne.O ancora, chi ha deciso di renderla felice, e farla sposare con un bellissimo pastello rosso"Quando poi ho portato fuori dal mio nascondiglio i manoscritti pronti e fascicolati, un ragazzino mi ha chiesto: "Ma li pubblicate così, con gli errori, le correzioni, le cancellature e tutto?""Aveccene!" avrei voluto rispondere...http://www.grandefabbricadelleparole.it/le-avventure-di-lapis-la-matita/