La Donna Camel

Zuccona


 
Me lo diceva spesso mio nonno, che pure è morto che avevo pochi anni. Deve essere stata una caratteristica lampante e precoce, qualcosa che mi porto dietro fin dal principio.Mio nonno invece era come un giunco che sa piegarsi a tutti i venti, ma tiene duro. Del resto, con una come mia nonna come avrebbe potuto resistere. Mia nonna era il vento, qualcuno avrebbe sbuffato la bufera, esagerato.Però è vero, quando mi metto in testa una cosa è difficile sviarmi. Posso avere pazienza (una pazienza infinita, mi hanno detto) aspettare il momento propizio, posso piegarmi ai venti più forti ma prima o poi ci arrivo. So essere anche spregiudicata, se occorre.Ho girato due mercati rionali e tre supermercati, mi ero messa in testa di fotografare una zucca e la volevo bella, non c'erano zucche in giro, quelle poche bruttine, verdoline, zero personalità. Ho camminato sette chilometri e mezzo, vabbè questo è un side effect positivo. Infine eccola, la mia zucca fotogenica: in pieno sole, su uno scranno di cassette e il vuoto intorno, sembra pronta per trasformarsi in city car, bibidi bobidi bu, ecco la smart di GuidaMi, chilometraggio illimitato. Guardare e non toccare, ho avuto la mia modella e ho scattatato a sazietà. Manca ancora parecchio a mezzanotte, posso tornare a piedi.Mio nonno non aveva nemmeno la patente.