La Donna Camel

Una rosa, oggi.


Ho la mania di fare le foto ai miei fiori, è perché poi li pubblico nelle bacheche delle mie amiche quando è il loro compleanno. Mi sono fatta una cartella piena, appena posso scatto in tutte le pose e metto via, d'inverno vengono buone, come le marmellate o le conserve di peperoni in agrodolce che si possono regalare anche così, per niente. Metto la foto e scrivo auguri!, non è la stessa cosa che dare in mano un mazzolino vero, comprato o colto in un campo, ma è qualcosa in più che non farlo, non ti sembra?Mi è spuntata una rosellina a giugno, questo strano tempo a maggio è stato avaro e gnente, non ho avuto altre rose in terrazzo, nemmeno regalate se è per questo. Questo bel bocciolo l'ho ritratto in tutte le posizioni, la luce del mattino gli giova, le gocce dell'innaffiata sembrano rugiada e lui se la tira da modello di gran lusso.Chissà come sarà domani, ho pensato. Mi piace andar fuori la mattina presto, prima che il sole passi la casa di fronte e illumini esagerando, per quanto non è che si possa vedere tutti i giorni. Fa anche un po' freddino ma è bello. Il bocciolo è diventato una giovane rosa rosa nella pienezza della sua fioritura: non ancora matura ma adulta, si vede che è una rosa che sa quello che vuole. Scatto e scatto per fermare questa bellezza forte e sicura di sè, per comprenderne il segreto tra un petalo e una foglia.La rosa di dopodomani si può dire ancora bella, e in questo ancora sta la sua maturità. Ha i contorni morbidi senza essere sovrappeso, come se una rosa si potesse mettere a dieta,  l'orlo dei petali che si arriccia somiglia alla pelle non liscia, se pure luminosa, di un viso che ha ancora voglia di ridere, e in questo ancora sta la sua maturità.Piove forte, stasera il temporale mi ha sorpresa mentre tornavo a casa e non smette. Non ho guardato la rosa oggi, non serve nemmeno innaffiare, con tutta quell'acqua.