La Donna Camel

E che dio la benedoca


Vorrei essere una foca. Vorrei essere sott'acqua e sentire il rumore regolare delle bolle d'aria che escono dall'erogatore, mi passano sopra le orecchie e salgono in superficie. Vorrei essere sott'acqua e volare senza peso nel blu, esplorare gli abissi piu' profondi, le rocce, le caverne. Spostare ogni sasso, carezzare ogni pesce, cercare conchiglie, cavallucci, granchi. Scavare sotto la sabbia, smuovere i detriti col coltello o con i guanti. Mai a mani nude: non tocco mai i fondali a mani nude, potrei ferirmi con un pungiglione di pesce ragno o qualche corallo velenoso. Gia', ma qui da noi non ci sono coralli velenosi, al massimo una tracina, o potrei tagliarmi con il guscio di una cozza. Punto la pila verso la parete scoscesa, il raggio crea mille colori dal blu. Sento il rumore del mio respiro regolare. Le bolle salgono ogni mezzo minuto. Trattengo un po' il fiato, mi muovo piano, per non spostare troppa acqua, non sprecare energie, non sollevare la sabbia con le pinne. Non voglio intorbidare il fondo.