La Donna Camel

Mi frulla nell'orecchio


Io sto già tremando d'amore lei viene qui questa sera è solo una questione di ore spero di non morire vedendola entrare potremo restare soli Ho messo il vino nel frigo cuoce sul fuoco il sugo il macellaio dovrebbe arrivare dovrebbe portare bistecche e caviale ma un dubbio mi assale Lei verrà o non verrà non verrà non verrà non verrà non verrà non verrà non verrà non verrà non verrà Dio mio no Dio mio no dimmi solo che verrà Le voglio sfiorare i capelli col respiro del mio cuore le voglio accarezzare le mani con sguardi leggeri con frasi d'amore d'amore d'amore Il campanello grida "ti amo" apro e stringo già la sua mano poi la guardo mentre cammina mentre siede vicina intanto che mangia di gusto la carne il caviale e il resto Dopo aver mangiato la frutta si alza e chiede dove c'è il letto poi scompare dietro la porta la sento mi chiama la vedo in pigiama e lei si avvicina e lei si avvicina vicina vicina vicina vicina vicina Dio mio no Dio mio no cosa fai che cosa fai. Al tempo della radiotelevisione monopolista esisteva una commissione di controllo sui programmi, e quindi anche sulle canzoni da trasmettere. Non che non ci sia anche ora, sia alla RAI sia alle private, ma dei testi delle canzoni non si occupa quasi più, è completamente focalizzata sul cinema. Naturalmente non si chiamava "commissione di censura", perché uscivamo da poco dal regime fascista, e il ricordo della censura vera e propria era fresco, ma "commissione di ascolto" preventivo e di controllo sui testi, che dovevano essere adatti al pubblico della radio, che poteva essere composto da chiunque, anche da bambini (di solito è sempre questo l'argomento a supporto delle commissioni di controllo, specie se l'argomento poco adatto ha attinenza con il sesso). Dio mio no di Mogol Battisti era stata vietata. Nessuno ha mai capito il perché. Forse è stata considerata non adatta la esclamazione / implorazione del titolo, ma c'era il precedente della canzone Dio come ti amo, con la quale Gigliola Cinquetti e Domenico Modugno (autore del brano) vinsero il festival di San Remo del 1966, che già nominava il nome di Dio invano, senza provocare alcun turbamento nella commissione. Oppure il refrain con un dubbio che poteva ingenerare equivoci. Quindi il mistero rimane fitto. Anche se probabilmente come al solito c'è qualche allusione di troppo, per la commissione, ad una positiva conclusione della serata. (da http://musicaememoria.altervista.org/la_rai_e_le_canzoni.htm)