La Donna Camel

Molino Dorino


La metropolitana milanese è molto bella e colorata, ha tutte le linee gialle, rosse, verdi. Ha anche molti nomi buffi come Molino Dorino, Cascina Gobba, Abbiategrasso, Garibaldi FS che sempre ci scherzavamo e dicevamo che avevano sbagliato, dovevano scrivere Garibaldi FF e tra parentesi a una gamba. Invece Cadorna è FN, lo sanno loro il perchè. A Molino Dorino non ci sono mai stata ma è così lontano che forse nessuno c’è stato, dev’essere un posto deserto. La linea gialla è la più bella di tutte, ha le gallerie rivestite di marmi pregiati e l’illuminazione con file di faretti spot, modernissimi. La rossa è più buia e sporca perché è la più vecchia. La verde contiene tantissima gente, ha i vagoni che cullano didin didan ti ci potresti addormentare e certi sguardi di carezza che fanno abbassare gli occhi, a volte. Le metropolitane alla fine escono dalla galleria e si vede il cielo, se è di giorno. Se è di notte è uguale. A Milano sulle scale mobili si tiene la destra, se sei distratto e ti metti in mezzo te lo fanno subito notare perchè la sinistra serve per sorpassare. A Milano la gente sale a piedi sulle scale mobili così fa più presto. A Roma no, ci sta una fila sola e non si può sorpassare. A Roma le gallerie sono strette e curve e buie, tipo catacombe. Conosco un ragazzino che quando era piccolo sapeva a memoria tutte le fermate di tutte le metropolitane di Milano e anche di molti tram e le sapeva recitare all’andata e al ritorno. Per passatempo prendeva un biglietto e viaggiava fino a che scadeva, 75 minuti. Poi hanno fatto i biglietti giornalieri che puoi andare dove vuoi tutte le volte che vuoi e lui è impazzito di gioia. E’ andato dappertutto, mi sembra che sia andato anche a Molino Dorino ma non sono sicura.