La Donna Camel

Non è tutto perduto


L'altro ieri:"Oggi non riesco ad aprire un libro, troppo assordante il rumore di quello che accade intorno. Così, tanto vale dire la mia. Trovo indegni gli editoriali dei quotidiani d’opposizione, che seguono tutti lo stesso schema retorico: inorridiscono per l’attentato al capo del governo; denunciano il clima di violenza politica da cui tale attentato è scaturito; richiamano i partiti, i media e l’opinione pubblica a rientrare nelle regole, confrontandosi a colpi di idee e non di souvenir. Li trovo ipocriti perché scritti da gente che fino all’altro ieri ha provato a tirare giù il capo del governo con scandali sessuali, l’equivalente giornalistico di un sampietrino. Li trovo ciechi perché non guardano più in là del proprio naso, come se l’episodio in questione fosse figlio di una stagione e non di un’epoca."http://paolocognetti.nova100.ilsole24ore.com/Ieri:"Ciao, pa'.Ti scrivo, per la prima volta, una lettera aperta. Ti scrivo perché ogni volta che penso di essere allo stremo, al limite della sopportazione, trovo nuovi motivi di sopportazione e nuovi livelli di stremo - e vorrei tanto, in qualche modo, che questi livelli di colpo scompaiano. I fatti recenti mi hanno insegnato più che segnato: fatti politici, fatti privati, fatti, semplicemente fatti. Abito una città, Milano, nella quale è stato colpito Berlusconi e poco dopo è stato piazzato un ordigno alla Bocconi rivendicato dagli anarchici. Abito una città, Milano, che è lo specchio di un'Italia eternamente terminale, quel popolo di dannunziani di cui scriveva Gobetti quasi novant'anni fa e che in nulla sembra cambiato: abito una città che si proclama capitale del lavoro e consapevolmente riduce allo stremo chi ci lavora, veicola parole come "passione" o "gavetta" o "creatività" e con la mano libera ti accoltella. Abito una città dove quarant'anni fa ci fu un attentato neofascista."http://www.giorgiofontana.com/