La Donna Camel

Altro pezzetto


Giulio ha staccato il guinzaglio dal chiodo e Zorro si è messo davanti alla porta, in posizione di “seduto”, la coda a spazzare il pavimento. L’uomo si attarda nei preparativi, prende una giacca dall’attaccapanni, il portafoglio dal mobiletto del telefono nell’ingresso. Il cane lo segue con lo sguardo, non gli stacca gli occhi di dosso. “Esco” dice Giulio a voce alta. Nessuno risponde. Per strada camminano affiancati, Zorro non ha bisogno del guinzaglio ma ormai fa parte del rituale. Giulio sta pensando che suo fratello è uno stronzo e un giorno di questi gli dovrà fare un discorsetto. Gli dirà che se vuole stare in quella casa dovrà cominciare a fare la sua parte, che le birre non ci entrano da sole nel frigo, come i vestiti nella lavatrice e le bucce di banana nella pattumiera. Che lui è stufo di fare la balia a un bamboccione opportunista indolente e maleducato. Si ferma per accendersi una sigaretta, le mani a coppa per proteggere il fiammifero e si dice che no, non dirà bamboccione, una stupida parola di moda. Dirà invece stronzo, che è proprio la parola giusta per definire quello che è. Gli dirà che non è suo padre, e meno male che è morto e non può vedere come si è ridotto. Gli dirà che non è nemmeno sua madre, povera donna, e meno male che anche lei non si rende conto più di niente, lei che è viva per modo di dire. Pensa queste cose con tale intensità che gli si muove la gola come se parlasse. E gesticola come se mettesse i punti alle frasi. Sono arrivati al semaforo di viale Lunigiana, Giulio si ferma e Zorro gli sta al piede. L’aria è tiepida, passano poche auto. Per abitudine fa un giro intorno al chiosco dei giornali, controlla che sia tutto a posto, che il lucchetto sia ben chiuso. Zorro annusa la base dei paletti anti parcheggio, piscia sui i tronchi dei due vecchi ippocastani nell’aiuola sul retro. Poi attraversano verso via Zuretti. E da oggi in poi, pensa ancora Giulio, da oggi mi dai metà delle spese: affitto, luce, gas, mangiare, bere. Soprattutto bere. Serra le mascelle e stringe i pugni nelle tasche della giacca. Oppure te ne vai fuori dai coglioni.