La Donna Camel

LDCSBCILT (La Donna Che Si Baciava Con I Lupi Tour) arriva alla Scighera!


Io l'ho già letto ma ci vado, perché letto da lui è un'altra cosa.Io in casa già cellò, ma ne voglio una copia tutta mia e me lo compro.Per questo mercoledì 9 giugno alle 21,30 vado alla Scighera, ingresso gratuito con tessera Arci, introduce l’inevitabile Adriano Barone.Ci vediamo là? Non ti fidi? Vuoi sapere cosa c'è dentro nel LDCSBCIL? Ti metto un assaggino, come il pezzetto  che ti allunga il salumiere sul suo coltellone affilato per farti approvare la maturazione del grana. Mi saprai dire. uno una volta a Milano mi ha chiamato zioio anche la vorrei una scorta lo so che non mi serve ma la vorrei più per un fatto estetico, credo ma non solodue omòni in giacca e cravatta con gli occhiali scuri e il filo nell’orecchiio uno a destra, uno a sinistra che si guardano attorno nervosi molto alti molto giganteschi che mi scortano sì mi piacerebbe, non so perché forse è una roba di latenza omosessuale non so poi vabé, gradirei che picchiassero le persone che mi infastidiscono non che di norma ci siano persone che m’infastidiscono ma l’idea che ci siano due energumeni in giacca e cravatta che se qualcuno m’infastidisce, lo picchiano io lo gradireioppure tipo quando entro in un locale sovraffollato tipo uno della scorta, uno solo, entra per primo controlla che sia tutto apposto e poi io entro con l’altro e poi entrambi mi creano come uno spazio vitale al bancone che io spesso ho problemi al bancone che mi viene il nervoso che ci son quelli che stanno lì davanti anche se hanno già il loro bicchiere in mano e non si spostano creano tappo e tu non riesci a farti strada a prendere magari anche solo un’oliva o un pezzo di farinata ad ordinare una bibita gassata e questi ignoranti non si spostano mica fan finta di niente invece con i miei due tipi della scorta vedi se non ti sposti se non mi crei uno spazio vitale ignoranteuno una volta a Milano mi ha chiamato zio era un tamarro milanese giovane ecco, faccio un esempio: metti che io son lì che mi mangio il mio panino con la salciccia e arriva un tamarro milanese giovane e mi chiama zio con uno spiacevolissimo accento milanese, tra l’altro ecco, io avessi la scorta mi basterebbe fare un piccolo segno col dito ma piccolo e il giovane tamarro milanese che mi ha chiamato zio si troverebbe improvvisamente immediatamente a sbattere ripetutamente ritmicamente la propria fronte invero poco spaziosa contro il più vicino palo della più vicina lanterna semaforica milanese con il professionalissimo aiuto dei due signori in giacca e cravatta di cui sopraora lo so lo so che questo tipo di pensieri e desideri non mi nobilita no, è proprio poco nobilitante io vorrei passare alla storia come un uomo dall’animo nobile e pacificoche pessima, trista immagine due omòni giganteschi in giacca e cravatta che massacrano di botte un povero giovane tamarro milanese solo perché si è permesso di chiamarmi zioscusami mio piccolo giovane nipote tamarro milanese sì voglio essere il tuo zio il tuo zio amorevole tu hai bisogno d’amore, non di mazzate sui denti anzi, no siamo sinceri tu hai certamente un gran bisogno di mazzate ma non sarò certo io io sono il tuo ziettoe semmai ci rincontrassimo nella misteriosa notte di Milano a un chiosco di salamella, come la chiamate voi t’abbraccerò nipote mio ti bacerò fratello figliopiccolo scherzo della natura da così poco al mondo e con un’aspettativa di vita così breve inutilissima creatura nipote mio fratello figliohttp://www.guidocatalano.it/