La Donna Camel

Inventare e raccontare storie


Ieri ho visto le diciassette lezioni di Giulio Mozzi. Niente scoop, ovviamente: sono molti anni che mi interrogo sulla scrittura e che provo a inventare e raccontare storie, ho letto e ascoltato tanto sull'argomento, anche per esempio il (non) corso di scrittura e narrazione dello stesso Mozzi, che con questi video ha qualcosa a che fare (e che ho letto due volte, prima nel pdf gratuito  e poi nel libro vero e proprio  che ne era stato tratto).  E però qualcosa mi hanno detto. Son fatte bene, divertenti, mai banali. Mi hanno rimesso dentro i miei sgangherati binari un lavoro che sto facendo, una cosa un po' complicata, con tutto l'entusiasmo che pure ci metto mi stavo perdendo, come un liquido sversato che senza un contenitore perde la sua forma e si squacquera a casaccio.La mia parola chiave in questo momento è astinenza. Mozzi parla dell'astinenza del lettore, e questo è giusto, il lettore va tenuto in leggera astinenza perchè se no gli passa la fame e non si gusta i piattini che prepariamo per lui. Ma per me è necessaria un po' di astinenza anche nella (dalla) scrittura, trattenersi fino a che il materiale non sia stato lavorato abbastanza oppure mettersi a scrivere quando non c'è tempo, quando non è il momento, quando non c'è la calma di un pomeriggio libero con la conseguente vertigine della pagina vuota. Scrivere nonostante. Ci avevo già fatto caso ma ora l'ho messo a fuoco.http://vibrisse.wordpress.com/inventare-e-raccontare-storie/