Lingue e Oblio

[ Seizième Ligne ]


 Mentre lascio correre i giorni sopra un tempo immobile, ho colpi di nostalgia in ogni respiro che sulle labbra brucia, tra canti di parole che goffamente sembrano sfuggirmi semino scie d'immagini agrodolci che nella carne e sulle ciglia in preghiera lascio sbocciare, mentre nel silenzio saturo della mia pelle che sa di corde senza nodi le sento sbattere sino a rimanermi incise tra i fianchi, dove si sciolgono per poi tornare dense, dove si perdono e si ricreano lasciando il corpo senza fiato... Le sento premute tra battiti spettinati e spremute tra le nocche delle dita lente colare, lasciano tracce che non si possono fraintendere, intrise di un desiderio da ingollare che perverso gocciola tra baci da rovesciare nel tramescolio che tra il vuoto dei nostri respiri esisterà. La Ligne Noir