Lingue e Oblio

[ Vingtième Ligne ]


 Imperituri pensieri d'autunno battono contro un terreno fradicio, viscido, non hanno briglie né lacci, devastano le curve del tempo e rastrellano l'evidenza vellicando la pelle vicina all'intreccio. Sono carme di carne che sdrucciola lungo tutta la spina dorsale, appendici nascoste che divocano brividi e determinano piacere. Nel loro spavaldo andirivieni, odorosi inevitabilmente tornano a far capolino vittoriosi, mentre con forza ripetutamente li palpo e stringo, nudi appesi ai polsi mugolano. Sono giorni, ore, minuti che dondolano nell'aria già colma e che tra i miei seni e tra le cosce pallide strepitano, convulsi, liquefatti, dove la tua lingua s'accuccia e il mio desiarti scioglie la pelle.LaLigneNoir