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La Luce di Mizar

 
 

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Le suggestive foto dei Sassi che vedete in questo box sono state scattate da Gerardo Fornataro, che mi onora della possibilità di arricchire e valorizzare il mio blog con i suoi lavori.
Grazie Gerardo.


































































































 
 

 

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Pantalassa

Post n°210 pubblicato il 06 Gennaio 2009 da mizar_s_light
 

Sollevare veli patinati che sfiorano e ricoprono i misteri dell'elemento principe, l'acqua, vuol dire addentrarsi tra le nebbie dei mari. Questa immensa distesa che ricopre gran parte del nostro pianeta, ne riempe gli abissi e ne genera la luce riflettendo quella del Sole. Lui che è lo specchio della Luna, e come uno specchio dotato di un'anima da essa è attratta. Lui che da la vita e che se la prende, in una tempesta di emozioni, di timore e di pace, di tragedia e di serenità, di tutto.



Il mare ha rappresentato nel millennio scorso quello che per noi oggi rappresenta l'universo, l'attrazione verso l'arcano senza meta, il tutto da scoprire e da sognare, culla di misteri e di mostri, fonte di fenomeni e di profezie, la frontiera nuova delle esplorazioni dove il coraggio di pochi termina nella consacrazione o nel fatale fallimento. L'enigma è la ragion d'essere del tutto, sia mare o universo.

L'Odissea di Omero, nel nostro tempo, è stata proiettata nello spazio di Kubrick. I nostri mezzi per visitare il cosmo sono le astronavi, o navicelle spaziali. E non a caso il termine per indicare lo stare in internet è "navigare", così come nelle altre lingue c'è sempre un termine ad esso collegato, to surf in inglese, surfer in francese, navegar in spagnolo e così via.

E' inevitabile allora che il mare sia, consciamente o inconsciamente, la concretizzazione dell'astratto, l'idea degli uomini dell'infinito, il sinonimo tangibile dell'immenso. In esso sono custoditi sogni antichi e nuovi, vita e morte, tesori e civiltà. Certezze, poche, e misteri, tanti. La voglia di scoprire ed il timore di conoscere.

Un post atipico, l'ultimo dei tre sull'elemento acqua, che ho voluto dedicare alla celebrazione del mare. Mi sono imbattuto in isole fantasma, civiltà sommerse, mostri leggendari e porte verso l'ignoto... questa volta lasc
io a voi i misteri, o le storie. Se ne conoscete qualcuna che ha a che fare con il mare, o con l'acqua, anche solo un aneddoto, mi piacerebbe che lo riportaste. Anche in una goccia ne è racchiusa l'essenza ed anche in noi vi può trovare spazio.

In caso contrario sarò contento anche solo di un saluto.
Buona serata



 
 
 
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INFO


Un blog di: mizar_s_light
Data di creazione: 08/12/2007
 

AREA PERSONALE

 

MIZAR

Zeta Ursae Majoris

Dall'arabo Miz'ar (cintura) è la stella centrale del "timone" della costellazione del Grande Carro, porzione dell'Orsa Maggiore e si trova a 60 anni luce dalla terra.
Il suo nome originario era Mirak, fu ribattezzata nel sedicesimo secolo da Giuseppe Scaligero.
Sua compagna inseparabile è Alcor, distante dalla terra 80 anni luce, più difficilmente visibile data la vicinanza ad una stella molto più luminosa, tanto che gli arabi la chiamavano Al-Suha "La trascurata". Nelle notti senza luna e fuori dalle città la si può vedere brillare debolmente, sopratutto se si cerca di non guardare direttamente Mizar. Nell'antichità la capacità di saper individuare nel firmamento le due stelle era considerata segno di buona vista.

I moderni telescopi hanno scoperto che il sistema Mizar-Alcor è tra i più complessi e tra i più affascinanti di quelli conosciuti. Entrambi gli astri infatti si dividono in sistemi multipli, Mizar è in realta una coppia strettissima di due stelle, Mizar A e Mizar B, che sono a loro volta una doppia ed una tripla, Alcor invece è una doppia.

Il motivo per cui Mizar è il mio nick e la luce di Mizar è il nome del mio blog è insito proprio in questa breve descrizione. Il suo sembrare un unica stella alla sola vista essendo in realtà un sistema molto complesso rispecchia la mia personalità ed il mio modo di pormi con gli altri. La prima impressione che trasferisco al mio interlocutore è sempre fuorviante rispetto alla mia vera essenza, la mia personalità è molto variegata e complessa e spesso mi piace "giocare" a far trasparire un lato piuttosto che l'altro. Mi piace essere poliedrico.
La luce di Mizar è una metafora del mio pensiero, perchè come la sua luce è il frutto e la somma delle luci delle stelle che la compongono, così il mio pensiero è il risultato dell'interazione di tutte le componenti della mia personalità.

Ed io non le conosco tutte...

 

VIAGGIO VERSO L'ORSA...

...attraverso un mondo, dighiaccio apparente.

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01 Febbraio 2009 - Diga San Giuliano - Matera

 

 

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