TraLeStelleDell'Orsa

La luce di... Orione 


Da un po' di tempo stavo pensando che, nonostante l'astronomia sia tra le mie passoni più grandi, raramente ve ne ho parlato. Dai su, ditemi che non vedevate l'ora (non è una supplica, è un ordine!
 
). Inizio, questa notte, con la mia preferita, la più bella, la costellazione di Orione.
Nonostante non sia tra le più grandi della volta celeste, la sua imponenza nei cieli autunnali, e soprattutto in quelli invernali, cattura il mio sguardo ormai da anni. Quando la rivedo in cielo, con immutato stupore, so che è finita l'estate, almeno quella astronomica, e quando scompare vuol dire che siamo davvero alle porte della bella stagione. E' molto facile da individuare, basta cercare tre stelle molto vicine tra loro con la prima a sinistra più bassa delle altre, la cintura. Guardando in alto rispetto alla linea della cintura altre tre, posizionate come i vertici di un traingolo scaleno, formano la testa e le spalle. In basso rispetto alla cintura vi è per prima la nebulosa di Orione, che rappresenta la spada, poi altre due stelle che rappresentano i piedi. Se è abbastanza buio riuscirete ad individuare anche lo scudo, di fianco alla spalla sinistra, e la clava sul lato opposto. Di tutte le costellazioni è quella che più chiaramente rappresenta la figura di un uomo, e nel firmamento trova spazio una vera rappresentazione del mito greco. Il grande cacciatore (questo era per i Greci Orione) è infatti accompagnato dai suoi cani, le costellazioni Canis Majoris (che comprende Sirio, la più luminosa della volta celeste) e Canis Minoris che inseguono una delle sue prede (la Lepre). La posizione che assume è di difesa dall'attacco del Toro, che furioso lo minaccia oltre lo scudo. Nella mitologia il cacciatore più forte è più bello trova la morte per mezzo di uno scorpione, così nel cielo, quando lo Scorpione appare in tutta la sua belezza oltre l'orizzonte est, Orione scompare sotto l'orizzonte ovest. Non li vedrete mai assieme, la sua fuga è eterna e si ripete inevitabilmente ogni anno. Questo romantico avvicendamento in realtà ha luogo perché entrambe le costellazioni sono a ridosso dell'orizzonte celeste, infatti sono visibili sia nell'emisfero boreale (il nostro) che in quello australe (in periodi opposti naturalmente), e si trovano agli antipodi della volta celeste.La stella più luminosa della costellazione di
Orione è Rigel, il piede sinistro, una supergigante azzurra. Appena meno luminosa è Betelgeuse, la spalla destra, una bellissima gigante rossa, così grande che se fosse nel Sistema Solare al posto del Sole, la sua massa sfiorerebbe la Terra. Vi è poi Bellatrix (la guerriera), la spalla sinistra; Meissa è la testa e Saiph è il piede destro. Le tre stelle della cintura si chiamano (da sinistra) Alnitak, Alnilam e Mintaka. Bellissima da osservare anche con un semplice binocolo è la nebulosa di Orione. Se decideste, nelle terse notti invernali, (le migliori per guardare le stelle) di tenere lo sguardo all'insù alla ricerca dell'antico cacciatore, cimentatevi ad individuare qualche altra costellazione, magari anche la mia Mizar... Vi lascio con il cielo del mese (cliccate sull'immagine per ingrandire).Buonanotte a tutti.