Le spalle all'alba, lo sguardo al tramonto

Ci sono momenti in cui si voltano le spalle al domani e ci si ferma a guardare dietro, cercando con lo sguardo il lontano orizzonte che custodisce il principio passando per le tappe che ci hanno resi quel che siamo. Noi, il nostro passato proiettato nel futuro, che è il presente. Guardare ai vecchi sogni, alle aspirazioni, chi sente veramente di essere come si immaginava da bambino?

Quando un film faceva sognare, quando eravamo fiumi che alla sorgente avrebbero voluto lanciarsi in una cascata che li conducesse dritti al mare, costretti invece dalla madre terra a curvare, a scorrere nel suo ventre, ad allargarsi e restringersi, talvolta esondando. Noi fiumi e la vita la madre terra... Non è vivere del proprio passato, compiangersi, ma conoscersi e comprendere cosa siamo diventati, far tesoro degli insuccessi e valorizzare le conquiste, amare ciò che si ha senza odiare quello che mai si potrà avere, ritrovare le forze per poi guardare all'indefinito con fiducia, o con coraggio quanto meno, perché ci saranno ancora gallerie, ancora curve, strettoie ed esondazioni, da vivere, da soffrire e da gioire... non è facile, ma non per questo ci si tira indietro, i sogni sono bene in tasca ed i pugni fuori a difendere quelli rimasti, pochi in verità, ma la voglia di scoprire ne donerà altri che soppianteranno quelli irrealizzabili. Si, quelli irrealizzabili, che rimarrano tali per sempre, perché qui non è Holliwood.