TraLeStelleDell'Orsa

Ordinaria italianità


Le ricordate queste immagini?E' la "spettacolare" demolizione delle "saracinesche" di Punta Perotti a Bari, così soprannominate perché in tredici piani, e 70.000 metri cubi di cemento,  avevano costituito per 10 anni una vera e propria barriera tra l'Adriatico e la zona sud del capoluogo pugliese. E vi posso assicurare che erano uno dei più brutti spettacoli al quale si potesse assistere percorendo il lungomare barese.Tutti gli ambientalisti, me compreso, esultarono al boato dei 350 kg di tritolo che buttarono giù, in pochi secondi, uno degli ecomostri più famosi d'Italia. Il primo abbattimento di una lunga serie, si era detto.Eppure in molti si chiesero come fosse stato possibile ricevere l'autorizzazione a costruire quegli edifici, come fosse stato possibile che a soli 300 mt. dal mare potesse sorgere un complesso residenziale così vasto ed invasivo.Le risposte sono arrivate, tardi, ma sono arrivate, dalla Corte europea di Strasburgo, che ha condannato lo Stato Italiano a risarcire le imprese costruttrici del danno subito per (pensate un pò) violazione della Convenzione europea per i diritti dell'uomo e dell diritto di proprietà. Nessuna responsabilità del Comune di Bari per aver concesso le autorizzazioni, nessuna responsabilità per i costruttori che hanno violato le norme paesaggistiche per aver costruito a soli 300 mt. dal litorale... la responsabilità è solo nostra, dei contribuenti, che indirettamente pagheranno milioni di euro di risarcimento.