TraLeStelleDell'Orsa

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 Ci sono cose che non possono essere spiegate, eppure esistono. Ci sono miracoli che non necessitano di prove, eppure non li vediamo. Ma cos'è la nascita di una nuova vita se non un miracolo? E noi, cosa siamo difronte a questo miracolo se non poveri uomini che null'altro possono fare se non rispettarlo profondamente? Abbiamo diritti noi sulla vita?Quale onore più grande può esserci concesso se non quello di tenere tra le braccia un nuovo respiro, un nuovo battito, una vita che entrerà nel vortice di questo mondo pazzo. E vederla crescere, sognare e piangere, soffrire e amare, con l'augurio che ogni volta sia in grado di volare più in alto e, nelle inevitabili cadute, abbia la forza di rialzarsi più forte di prima. Mi è stato concesso l'onore di sentirti tra le braccia, di ricevere speranza da quel respiro appena percettibile, e di cercare in quegli occhi che ancora non vedono il mondo, una luce che da tanti altri occhi è già andata via. Chissà un giorno potrebbe essermi concesso di spingerti più in alto, o di aiutarti a rialzarti, di indicarti una direzione lasciando che sia tu a tracciare la strada. Oggi intanto mi hai fatto comprendere il vero senso della parola DONO, perché è questo che tu sei, tu insieme a tutte le altre vite che nascono ostinate come fiori su una terra bruciata che accoglie i semi di Dio e l'acqua dell'amore. Sei tu a ridare speranza a chi ormai sente di essere un filo d'erba alla mercé del vento della vita. A ridare forza per continuare a credere in tutto quello in cui si crede perché nulla, alla fine, andrà perduto, se nuove vite ne potranno godere, mentre tutto è già perso se quel respiro trova bocche chiuse in smorfie di odio e cuori sbarrati dall'egoismo.Forse è per questo che ti hanno chiamato Donato. Ed a chiunque sia l'artefice di questo dono, dico grazie. Benvenuto fra noiZio Giuseppe