TraLeStelleDell'OrsaLa Luce di Mizar |
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MATERA BY NIGHT
Le suggestive foto dei Sassi che vedete in questo box sono state scattate da Gerardo Fornataro, che mi onora della possibilità di arricchire e valorizzare il mio blog con i suoi lavori.
Grazie Gerardo.
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...e di punto in bianco si vedevano apparire sui muri della città manifesti dai colori solenni e dalle scritte dorate, che ritraevano uomini di forza straordinaria e donne di rara bellezza in testa ad una moltitudine di animali di tutte le dimensioni e di tutti i colori, così variegati che parevano esser ritratti un attimo dopo essere scesi dall'arca di Noé.
Da quel momento la maggior parte dei bambini diventava preda di un'euforia innaturale.. arriva il circo! e si attendeva che la carovana entrasse in città. In realtà raramente i bambini assistevano all'arrivo della colonna, lo venivano a sapere dai fratelli maggiori o dai genitori, e questo contribuiva ad alimentare in loro storie fantastiche di clown autisti ed animali cantanti che allietavano il viaggio di lunghi mezzi festosi. Ignoravano che in realtà le strade cittadine venissero invase da vecchi camion fumosi che necessitavano di una pittata ancor più del gasolio che serviva loro per muoversi, maculati com'erano di ruggine che rendeva leggibile a stento il nome del circo che si sarebbe insediato, oltre a quello della compagnia alla quale erano appartenuti in una vita precedente, alcuni decenni prima. Per non parlare della scia maleodorante che li seguiva impietosamente come il velo di una sposa che si avvia all'altare.
Appena si spargeva la notizia del suo arrivo si correva a vedere il tendone sormontato dalle luci colorate intermittenti, quasi servisse una prova tangibile della sua presenza. Ci si avvicinava alle transenne sbirciando alla ricerca di un clown, di un domatore, o tendendo le orecchie per catturare un qualsiasi suono che potesse assomigliare al verso di un animale, per poi tentare di indovinare a quale animale potesse appartenere. La mano portata al viso per tappare il naso non riusciva a nascondere un ampio sorriso che serviva ad calmierare in parte lo sfortunato accompagnatore.
Finalmente arrivava il giorno dello spettacolo, in cui la gioia si macchiava della delusione per non aver potuto vedere le tigri bianche, gli orango, le piovre e tutti gli altri animali raffigurati sui manifesti. Rimaneva dentro il dubbio e l'amarezza, senza dirlo a nessuno perché l'accompagnatore avrebbe colto l'occasione per un ecco, la prossima volta non ti ci porto più!. Si tornava a casa con la speranza che la volta successiva quegli animali fantastici ci sarebbero stati.
Poisi diventa grandi e la felicità diventa tristezza. Non si riesce più a gioire alla vista di un leone, una tigre o un elefante rinchiusi nel rimorchio malandato di un tir che li scarrozza per migliaia di chilometri, passando di paese in paese, di spettacolo in spettacolo, tra un goffo ballo ed un finto ruggito. Chi ammira la bellezza di quelle bestie non può sopportare la vista della loro prigionia.
Che lo facciano gli uomini il circo se lo vogliono.
P.s. questo post è stato ispirato da questa notizia
(comunicazione di servizio, è molto tardi, stanotte salta il consueto giro, auguro a tutti i miei amici e non solo una splendida giornata, a presto)
INFO
AREA PERSONALE
MIZAR
Zeta Ursae Majoris
Dall'arabo Miz'ar (cintura) è la stella centrale del "timone" della costellazione del Grande Carro, porzione dell'Orsa Maggiore e si trova a 60 anni luce dalla terra.
Il suo nome originario era Mirak, fu ribattezzata nel sedicesimo secolo da Giuseppe Scaligero.
Sua compagna inseparabile è Alcor, distante dalla terra 80 anni luce, più difficilmente visibile data la vicinanza ad una stella molto più luminosa, tanto che gli arabi la chiamavano Al-Suha "La trascurata". Nelle notti senza luna e fuori dalle città la si può vedere brillare debolmente, sopratutto se si cerca di non guardare direttamente Mizar. Nell'antichità la capacità di saper individuare nel firmamento le due stelle era considerata segno di buona vista.
I moderni telescopi hanno scoperto che il sistema Mizar-Alcor è tra i più complessi e tra i più affascinanti di quelli conosciuti. Entrambi gli astri infatti si dividono in sistemi multipli, Mizar è in realta una coppia strettissima di due stelle, Mizar A e Mizar B, che sono a loro volta una doppia ed una tripla, Alcor invece è una doppia.
Il motivo per cui Mizar è il mio nick e la luce di Mizar è il nome del mio blog è insito proprio in questa breve descrizione. Il suo sembrare un unica stella alla sola vista essendo in realtà un sistema molto complesso rispecchia la mia personalità ed il mio modo di pormi con gli altri. La prima impressione che trasferisco al mio interlocutore è sempre fuorviante rispetto alla mia vera essenza, la mia personalità è molto variegata e complessa e spesso mi piace "giocare" a far trasparire un lato piuttosto che l'altro. Mi piace essere poliedrico.
La luce di Mizar è una metafora del mio pensiero, perchè come la sua luce è il frutto e la somma delle luci delle stelle che la compongono, così il mio pensiero è il risultato dell'interazione di tutte le componenti della mia personalità.
Ed io non le conosco tutte...
VIAGGIO VERSO L'ORSA...
...attraverso un mondo, dighiaccio apparente.
Premi play
lacio drom
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