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Il compagno Berlusconi

Post n°62 pubblicato il 23 Aprile 2009 da lorenzo_na
 

Stanziati incentivi statali per prevenire scalate “ostili” nelle società quotate in Borsa


berlusconiMercoledì scorso è stata una giornata qualunque in Parlamento... o quasi. Tra le tante leggi approvate ce n’è una in particolare che prevede “strumenti di difesa del controllo azionario delle società da manovre speculative” introducendo misure volte a prevenire “eventi di scalate ostili in una fase di mercato caratterizzato da corsi azionari molto al di sotto della media degli ultimi anni”. In pratica si tratta di incentivi statali alle grandi società quotate in borsa in difficoltà, per scongiurare scalate a causa dei prezzi troppo bassi dei titoli.
Ricordate Berlusconi che all’inizio della crisi economica suggeriva agli italiani di approfittarne e di comprare le azioni Eni? Beh, a quanto pare a Palazzo Chigi ora hanno cambiato idea. Ironia della sorte proprio Il Giornale (il giornale di partito per capirci) nemmeno tre giorni fa titolava in prima pagina “Come fare affari con la Borsa a prezzi di saldo”. Vi chiederete: come si spiegano queste contraddizioni e questo apparente cambio di rotta?
Cari ed ingenui azionisti dell’italico paese, dovrei ora rivelarvi che la quotazione dei titoli Mediaset calano vertiginosamente da mesi (da 9,3 di fine 2007 fino a 3,5 di adesso), ma non ve lo dirò... perché nessuno ne parla. Dovrei spiegarvi che la pubblicità, gli investitori disertano ormai le televisioni ed i giornali ed emigrano su internet, ma non posso dirvelo... perché nessuno ne parla.
Questo è il vero terremoto che preoccupa Berlusconi da tempo e non sa che fare. Per metterci una pezza intanto ecco una legge ad personam, con fondi statali per scongiurare l’acquisto e l’ingresso di altri nelle sue società ormai dimezzate nel valore nel giro di un anno. Oltre a Mediaset beneficeranno degli incentivi anche Eni, Enel, Fiat, Telecom, Intesa SanPaolo, Unicredit, il gota insomma del capitalismo italiano con le pezze al culo e gli aiuti dello Stato... i soldi nostri!
Proprio lui, il paladino del liberismo, del rischio d’impresa, l’imprenditore per eccellenza, del libero mercato, quello che si è fatto da solo, che stanzia aiuti statali per salvare le (sue) aziende... comunista!
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