La madre di Giuda

Buongiorno America


Il richiamo ai valori autentici per cancellare i guasti di un liberismo senza regoleTra le tante cose dette durante il discorso di insediamento alla Casa Bianca,
un passaggio su tutti sembra racchiudere in sé lo spirito con il quale il neo presidente Barack Obama intende affrontare le prove che l’America si troverà a sostenere nei prossimi anni: ”Forse le nostre sfide sono nuove. Gli strumenti con cui le affrontiamo forse sono nuovi. Ma i valori da cui dipende il nostro successo - lavoro duro e onestà, coraggio e fair play, tolleranza e curiosità, lealtà e patriottismo - tutto questo è vecchio (..) Quel che è necessario ora è un ritorno a queste verità. Quel che ci viene chiesto è una nuova era di responsabilità - il riconoscimento, da parte di ogni americano, che abbiamo un dovere verso noi stessi, la nostra nazione, il mondo, doveri che non dobbiamo accettare mugugnando ma abbracciare con gioia, fermi nella consapevolezza che non c’è nulla di più soddisfacente per lo spirito, così importante per la definizione del carattere, che darsi completamente per una causa difficile.”Il richiamo a valori e ideali condivisi e condivisibili è quanto mai opportuno a fronte dell’amoralità diffusa nei centri di potere ed economici che ci hanno consegnato, in nome di un liberismo di facciata e un mercato senza regole,  una crisi senza precedenti di cui gli Stati Uniti stanno pagando il prezzo più alto.L’annunciata discontinuità con il precedente governo sembra prendere corpo già dai primi provvedimenti intrapresi dalla nuova amministrazione: come la chiusura del carcere di Guantanamo entro un anno (struttura figlia della politica estera unilaterale ed intransigente di Bush) e l’apertura alle cellule staminali. Se il primo provvedimento è stato largamente condiviso, il secondo non ha mancato di suscitare le prime reazioni contrastanti, soprattutto (e c’era da aspettarselo) da parte degli ambienti cattolici. Ma buona parte della credibilità e del successo della sua presidenza dipenderà dalla reale svolta ambientalista che saprà imprimere al sistema statunitense, non tanto per le ripercussioni interne quanto per quelle di politica estera che una tale svolta produce. I rapporti tesi con Mosca, lo scudo spaziale o la presenza in Medio Oriente delle truppe americane sono conseguenza di una politica energetica diametralmente opposta a quella palesata da Obama. I rapporti internazionali ed il futuro del pianeta dipendono dalle scelte attuate in ambito ambientalista e sottendono  un ripensamento globale sulle fonti di energia e un deciso cambio di rotta verso quelle rinnovabili.La crisi che stiamo vivendo può essere una grande opportunità se ne approfittiamo per una attenta riflessione e se avremo la capacità di proporre e attuare (ma verrebbe da dire... di sognare) un modello economico-sociale più democratico e soprattutto sostenibile.La figura di Barack Obama risponde a queste alte aspettative, a questi nobili fini, e se il mattino ha l’oro in bocca… buongiorno America.pubblicato suhttp://www.tuttiinpiazza.it/articoli/politica_e_società/buongiorno_america/buongiorno_america.asp