La madre di Giuda

Buona fortuna Giudicianni


Dopo la formalizzazione della fine dell’esperienza amministrativa della coalizione di centrosinistra emersa dalle urne a Santa Maria nasce il governo di salute pubblica voluto dal sindaco Giuducianni se ne va. No, anzi resta, ma passa con il Pdl. No, resta e prepara il rimpasto in giunta. Quello che sta accadendo a Santa Maria Capua Vetere avrebbe dell’assurdo se la politica in Italia non vivesse un periodo di profonda crisi d’identità a tutti i livelli. Ha ragione Giudicianni quando dice che la situazione a Santa Maria è figlia di questo generale momento di sbandamento:” L’amministrazione sta scontando le fibrillazioni diffuse ormai quasi dovunque nelle principali città della provincia, a causa della debolezza dei grandi partiti di entrambe le coalizioni.” Da quando è uscito dal Pd ed ha rotto definitivamente con Stellato, il sindaco ha vagliato diverse strade per restare in sella. Addirittura nei giorni scorsi si era vociferato di un accordo trasversale per un “governo di salute pubblica” senza farsi scrupolo di tirare dentro Pdl e Idv insieme. Lunedì scorso c'è stato un incontro tra il sindaco ed il coordinatore cittadino del Pdl Nicola Garofalo, ma su questo punto Giudicianni ha raffreddato subito le polemiche dichiarandosi indisponibile ad un accordo del genere:” Ho abbandonato il Pd e al momento mi considero un indipendente. Ma resto comunque un uomo di centrosinistra: non cambierei mai schieramento.” Di fatto la nuova giunta è stata nominata e, per composizione e deleghe, lascia invariati gli assetti esistenti prima della crisi: ne fanno parte il Pd, i socialisti, e alcuni indipendenti ormai vicini al centrodestra. “Le dimissioni le ho solo annunciate, al culmine di una riunione dai toni molto accesi - spiega il sindaco - ma poi in realtà, dopo averle preparate, non le ho mai protocollate. Ho voluto ragionarci a mente fredda ed è prevalso poi il senso di responsabilità. Il rischio di mandare all’aria lo straordinario lavoro che stiamo portando avanti era troppo grosso. Così ho deciso di revocare l’azzeramento della giunta ripristinando il ruolo degli assessori che finora avevano ben operato negli interessi della città. In un momento di profondo deterioramento dell’intero sistema politico nazionale, l’unica cosa importante è dare una risposta concreta ai bisogni dei cittadini, nel pieno rispetto del programma amministrativo.” Resta sempre però il pallino di un governo di larghe intese:”Bisogna prendere atto dell’inconsistenza di qualsiasi ipotesi caratterizzata politicamente, sia di centrodestra che di centrosinistra, perché non ci sarebbero i numeri” aveva detto. Ma su questo punto incontra la decisa ostilità del commissario provinciale del Pd:” In linea di principio noi siamo contrari allo scioglimento anticipato delle amministrazioni. Per questo, così come è avvenuto a Caserta, siamo sempre disponibili al dialogo con il sindaco per rimettere insieme i pezzi della maggioranza. Ma diciamo no ai pateracchi, alla confusione tra gli schieramenti.”. E anche il presidente del consiglio regionale del Pdl Paolo Romano chiude la porta ad un’ipotesi di un governo di salute pubblica:” Giudicianni aveva chiesto un incontro al nostro coordinatore cittadino, Nicola Garofalo. Gli avevamo già detto che potevamo essere interessati solo a un progetto con una chiara caratterizzazione politica di centrodestra. Se non è possibile ne prendiamo atto, ma non siamo disponibili a fare da stampella a nessuno”. Insomma, buona fortuna Giudicianni.pubblicato suhttp://www.tuttiinpiazza.it/articoli/caserta_e_provincia/buona_fortuna_giudicianni/buona_fortuna_giudicianni.asp