La madre di Giuda

Giandomenico Lepore ne "I Promessi Sposi"


Il Procuratore capo di Napoli denuncia:"Situazione catastrofica, servono risorse non il processo breve" ed invita i suoi colleghi a risparmiare sulla benzina. In pericolo è anche la sicurezza dei magistrati, mancano le auto blindate.“Questo processo non s'ha da fare, né domani, né mai.” Don Rodrigo è stato categorico con i suoi bravi, ci tiene a rimanere un Cavaliere senza macchia. Dopo anni in cui l’ha fatta franca sarebbe davvero increscioso dover subire l’onta di un processo per i suoi (loschi?) affari. Così Don Abbondio/ Fini è stato avvisato, sennò qualcuno potrebbe farsi male. Ma il nostro curato stavolta non ci sta e si adopra affinché giustizia sia fatta.. quella vera! Don Rodrigo, si sa, è un po’ prepotente ed arrogantello ed ha una idea della giustizia tutta sua. Va dicendo in giro che la Legge sul Processo Breve è una priorità del Paese, che i paesani non ne possono più di questi processi lunghi lunghi, quindi meglio non farli iniziare proprio. Ma in paese la gente ha fame e dubitiamo che questa volta i polli ci ricascano di nuovo. E i dottor Azzeccagarbugli stavolta sono sul piede di guerra: la Giustizia con la A maiuscola ha seri problemi, mancano i fondi e le strutture. A dirlo è il Procuratore capo di Napoli Giandomenico Lepore:” Ho letto che saranno previsti finanziamenti per far partire la riforma. Ma forse bisognerebbe pensare innanzitutto alle risorse indispensabili per il processo attualmente in vigore. Gli uffici sono senza soldi, senza auto blindate, senza personale e senza benzina. Non siamo abituati a lamentarci, continueremo a svolgere il nostro lavoro come abbiamo sempre fatto prestando massima attenzione alle spese. Però sarebbe meglio mettere la barca nelle condizioni di navigare tranquillamente, prima di pensare a modifiche sulle quali, peraltro, come magistratura abbiamo già avuto modo di esprimere qualche perplessità.” Poi il Procuratore invia una circolare di poche righe agli uffici competenti:” Invito i colleghi a utilizzare le auto di servizio so lo per esigenze eccezionali ed evitando sprechi in quanto  la situazione del carburante è catastrofica.” A Napoli, secondo le stime consegnate nel novembre scorso al Csm da Lepore e dal presidente del Tribunale Carlo Alemi, la riforma così come attualmente all'esame del Parlamento provocherebbe l'estinzione di circa 50 mila processi. Francesco Cananzi, presidente della giunta distrettuale dell’Associazione magistrati è lapidario:”Gli effetti delle norme fortemente volute dal governo sono di fatti un'eutanasia della giustizia,” Speriamo che Don Abbondio questa volta tenga duro e che passi presto questa peste che affligge il paese.pubblicato suhttp://www.tuttiinpiazza.it/articoli/regione/giandomenico_lepore_ne__i_promessi_sposi_/giandomenico_lepore_ne__i_promessi_sposi_.asp