La mia Alchimia

Non pensavo che l'avrei mai detto in vita mia. Io che son sempre stato così diffidente nei confronti degli Stati Uniti... Per motivi di lavoro sono dovuto andare 6 giorni tra New York e Las Vegas. Eh si, è un mondo difficile!

La prima parola che mi viene in mente è "alieno". Un paese di scintillanti eccessi sotto ogni aspetto. Ho sempre ritenuto gli USA troppo grandi per la piccolissima storia che hanno e per essere curiosi di cosa succeda al loro esterno, eppure... hanno qualcosa di affascinante.

Nonostante continui a ritenere che l'americano medio rispecchi completamente la loro assoluta mancanza di storia e di conoscenza di ciò che li circonda, li ho trovati molto positivi. Gentili e diponibili, fanno il loro lavoro senza rompere i coglioni e senza recriminare. SPAVENTOSO! Gli spazzini spazzano, i vigili vigilano ed i commessi commessano! Se in un negozio apri una maglietta per vedere il disegno, subito arriva qualcuno con il solito "come va?" e chiedendo se può essere d'aiuto. E' pronto a spiegarti QUALSIASI cosa, anche la più ovvia, sempre con il sorriso e senza mal celata scocciatura tipica del commesso italiano. Alla fine, quando inizi a ripiegare la maglietta, ti dicono "lascia, faccio io, sono qui per questo. Ciao bello!" (ok, sulla formalità non ci stanno per niente dentro :P).
Ad ogni angolo di "NIUORC" ci sono un banchetto degli hot dog, uno di donat ed uno di pretzel, due tavole calde, tre bar ed un ristorante. MAGNANO TUTTI SEMPRE OVUNQUE! Ad un certo punto non ho visto un bar per due minuti ed avevo paura iniziassero gli atti di cannibalismo.

Poi c'è tutto, anzi, tanto di tutto. TROPPO di tutto. E per un loro giovine verso, hanno anche la storia. Anzi, per quanta poca ne hanno, ne sono veramente orgogliosi e l'accostano con umiltà e mistico timore.
Sono stato accompagnato per due giorni da due ragazzi che avevano fatto, sempre per lavoro, circa 18 giorni qui in Italia con me. Ci hanno accompagnato per la città, facendoci vedere i palazzi, le piazze, la stazione centrale e pure qualche cosina storica sapendo che noi italiani ne siamo abbastanza affascinati. L'ultimo giorno, prima di andare all'aeroporto, ci hanno portati alla "NEW YORK POLICE ACCADEMY", dove lavorano.

Will e James (i due ragazzi) sanno che mi piacciono molto i MUVI, quindi le loro indicazioni avevano qualcosa di schizzofrenico: "questo palazzo è alto millemilapiani. Questo è il parco degli scoiattoli. Quelli sono i dischi volanti di Man in Black. Qui ci facevo servizio 6 anni fa. Questo è Ground Zero. Questa è casa di Uma Thurman. Questo è uno dei fortini disposti a guardia del porto di New York nel XVIII secolo. Questo è il ponte di Brooklyn e lì sopra spiderman ha combattuto col dr. Octopus" .

E poi diciamocelo... a NIUORC c'è una percentuale IMPRESSIONANTE di patate! Ma impressionante!!! E non se la tirano per niente! Tanto per farmi capire l'antifona la prima cena in un localino carino avevamo una cameriera di colore eccessiva. Corlis! CHE PANTERONA! Ovviamente, per la mia nota timidezza, attacco subito a scherzarci suscitando l'ilarità del tavolo ma, quando uno ha chiesto il conto, lei l'ha portato con scritto il suo nome ed un bel cuoricino disegnato a penna, e tanto d'occhiolino. Idem con patate la commessa di Nike, quella del Mecy's e la cameriera della pista di pattinaggio sul ghiaccio.

Ho avuto la percezione chiara del "con te ci esco perchè mi diverto e mi fa piacere" invece dello stancante italico "vediamo se te lo meriti!". Sarà che inneggiano tanto il gioco di squadra in america, contrapposto all'individualismo italiano (che non è un atteggiamente assolutamente negativo), però uscendo sono due persone che "lavorano" affinchè la serata sia piacevole e non uno contro l'altro "vediamo se mi fai divertire". Sarà che sono abituato a ste serate "A cena col nemico", ma l'appuntamento collaborativo è veramente una novità fantastica. Dio benedica gli Stati Uniti d'America (e tutte le patate che li abitano)!