IO E TE...NAPOLI

...A PROPOSITO DI SADE...


Che si deve fare per essere considerati filosofi?Per alcuni basterebbe pensare, per, altri invece, essere diversi. Ma diversi fino a che punto? Il marchese di Sade, ad esempio, in quanto a diversità non aveva da invidiare niente a nessuno; in quanto a filosofia,invece,ci sarebbe da discutere.Quello che non gli posso perdonare è il modo con cui ha descritto il Carnevale a Napoli. A suo dire, quel giorno davanti al Palazzo Reale, i napoletani alzavano una specie di impalcatura di legno sulla quale venivano inchiodate ancora vive bestie di ogni genere: polli, pecore, anatre, conigli, uccellioche e lepri. Poi, a mezzogiorno in punto, un colpo di cannone scatenava 5000 napoletani, anche detti lazzaroni, che si arrampicavano, armati di coltello, sui pioli dell'impalcatura per strappare a morsi le prede tra le urla agghiaccianti degli spettatori e le sghignazzate della famiglia reale. Risultato finale: una media di otto morti tra i lazzaroni per ogni Carnevale. Sarà pure vero, non dico di no, ma conoscendo i napoletani, non me li vedo mentre staccano a morsi le bestie per poi accoltellarsi a vicenda. Secondo me, prelevavano il necessario con la massima cura e se lo portavano a casa.