IO E TE...NAPOLI

FORSE UN'UTOPIA...


Napoli è stata rovinata da Lauro, da Gava e dalla chiemera dell'indistrializzazione. Lauro l'ha gestita come l'ultimo dei Borboni, Gava ha addirittura fatto rimpiangere Lauro, ma nessuno dei due ha fatto tanto male a Napoli come chi ha creduto di risolvere il problema napoletano con l'industrializzazione. Voi invece immaginatevi una Napoli senza ciminiere, una Napoli che nella piana di Bagnoli al posto dell'Italsider avesse avuto una serie tutta una serie di alberghi, di cottages, di villini e di casinò. Positano, Amalfi, Ischia, Capri, Procida, Baia, il lago di Averno, Pompei, Ercolano, Vietri, Cuma, il Faito, il Vesuvio, isole, scogli, montagne, vulcani, laghi. Il punto d'incontro del turismo mondiale! Las Vegas d'Europa! Il Paradiso in terra! Ma pensiamo ad esempio il Castello dell'Ovo, a questo bellissimo maniero medievale, ricco di enormi sale, di piccole viuzze interne e di suggestive botteghe. Pensate per un momento quale fonte di guadagno avrebbe potuto essere per Napoli un castello in mezzo al mare se lo si fosse adibito a palazzo di congressi, con sale attrezzate per la traduzione simultanea ed i ristoranti del borgo marinaro a portata di mano! Insomma, voi pensate ai napoletani e ditemi se, a vostro parere, li vedete più adatti come metalmeccanici o come lavoratori nel settere turistico. Ora, per creare una grande stazione internazionale, che ci voleva? Una mano dal Padreterno per quanto riguardava le bellezze naturali ed una efficiente Azienda autonoma di Soggiorno e Cura per l'organizzazione. Ebbene, il Pedreterno ha fatto tutto il suo dovere. l'Azienda autonoma no!