IO E TE...NAPOLI

Post N° 117


Il pressappoco della morte č il coma. Chissā, mi chiedo, cosa si sente quando si sta in coma... Probabilmente si sogna. Quel che č certo č che non si soffre. Non ho mai visto una persona urlare mentre sta in coma. Forse converrebbe entrarci ogni volta che si sta per morire. Il corpo si addormenta e la mente continua a lavorare come se fosse sveglia. Quasi sempre i sogni si dimenticano, in particolare quelli che si fanno durante le prime ore della notte. Al massimo si ricordano gli ultimi, quelli fatti tra le cinque e le sette del mattino. Una volta, a Napoli, conobbi un brav'uomo, tale don Attilio detto "'o Santone", che vendeva i sogni. Lui abitava nel quartiere della Sanitā e vendeva le foto di una ragazza da mettere sotto il cuscino. Si faceva dare duemila lire rimborsabili in caso di sogno mancato. Data l'esiguitā della cifra, tutti gliele davano. Che io sappia, perō a nessuno le ha mai restituite. in pratica si faceva pagare la fotografia. Io la posseggo ancora e qualche volta ho provato a metterla di nuovo sotto il cuscino. La donna fotografata č una ragazza dai capelli biondie dalle labbra a forma di cuore. Ha un seno felliniano e un sorriso invitante. Volesse il cielo che un giorno la incontrassi! La fermerei e le direi quante volte abbiamo dormito insieme...