LAMIAOPINIONE

IL DOLCE NERO DELLA LIBERAZIONE A PEGOGNAGA


PEGOGNAGA - Il 23 aprile 1945 ha lasciato in molti pegognaghesi un dolce nero ricordo. Pegognaga infatti é stata liberata due giorni prima della data ufficiale della Liberazione. Gli americani, provenienti da Moglia, percorrendo viale San Lorenzo, con una lunga teoria di camionette e cingolati sostarono in quella che allora ancora si chiamava piazza Umberto I°, dedicata poi dal primo consiglio comunale repubblicano alla prima vittima parlamentare socialista del fascismo, Giacomo Matteotti. Ad entrare per primo in piazza fu un cingolato, giacché i tedeschi prima di andarsene, dai coscritti della Todt fecero tagliare tutte le strade d'accesso alla piazza, creando non solo degli avvallamenti profondi un metro e mezzo e larghi tre metri, ma innalzando altresì delle siepi di sbarramento. Siepi, che, fuggiti i tedeschi attraversando con ogni mezzo il Po, dalla moltitudine di volontari pegognaghesi, sotto la direzione dei partigiani, furono abbattute all'interno degli stessi avvallamenti, riempiti alle bene e meglio con terriccio e ghiaia per facilitare il passaggio delle camionette americane, quasi tutte guidate da militari di colore. I quali, trovando Pegognaga ormai liberata, distribuirono a piccini ed adulti stecche di un dolce completamente sconosciuto alla gente del paese, ovvero la cioccolata. Il colore quindi legato al ricordo di Pegognaga liberata fu il nero della pelle dei soldati americani e il dolce nero della cioccolata. Riccardo Lonardi