LAMIAOPINIONE

LA PRIMAVERA 2019 COLORERA' DI GIALLOVERDE PEGOGNAGA?


PEGOGNAGA - Il rischio che l'alleanza Movimento-5-Stelle+Lega alle elezioni amministrative della primavera 2019 sradichi dopo settant'anni consecutivi di governo del paese la sinistra dal comune di Pegognaga é quanto mai reale. Estrapolando i risultati elettorali dalle elezioni regionali del 4 marzo scorso e sommando i 1062 voti, 27,82 per cento, dei grillini più i 645 voti, 16,9 per cento della Lega, si raggiunge un ammontare di 1707 voti, pari al 44,72 per cento. Ossia 4,17 punti di percentuale in più della coalizione che governa Pegognaga, Centrosinistra e oggi LeU, che alle Regionali ha mietuto 1548 voti pari al 40,55 per cento. Questi dati hanno messo in moto un attivismo politico intenso ma alquanto nebuloso. I partiti di centrosinistra si stanno muovendo su più fronti: uno prioritario, che é quello di recuperare i delusi, in gran parte andati ad impinguare le file di CinqueStelle, in parte astenuti dal votare; uno istituzionale, la campagna referendaria a favore della fusione tra i comuni di Pegognaga e Motteggiana; uno di strategia politica, con la probabile creazione di una lista civica per convogliare i transfughi che non si sono lasciati attrarre dalla chimera grillina. Sul fronte delle opposizioni é quasi certa la fusione degli attuali gruppi di minoranza oggi attivi in consiglio comunale, "Alternativa per Pegognaga e "Insieme per il cambiamento". Ipotesi assai più aleatorie sono possibili invece sul fronte dei candidati sindaci. Di certo c'é che il sindaco uscente di Pegognaga, Dimitri Melli, che secondo voci incontrollate pareva puntare ad essere confermato sindaco della neonata unione Terre di Zara e Po, ha pubblicamente detto di non volersi ricandidare. In standby ci sarebbero due possibili candidati: sul fronte partitico, l'on Marco Carra; sul fronte civico, Renzo Gazzoli, coordinatore del movimento Cittadini Attivi componente della coalizione di Centrosinistra. Ma nelle ultime ore circola con insistenza l'ipotesi che si possa candidare una donna. Per Pegognaga sarebbe davvero un evento storico.  Riccardo Lonardi