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Febbra in Padania


Come promesso a Faminore, pubblico il resoconto della breve trasferta milanese pagelline-style.   :)Febbra in Padania. Pagelline semi serie del viaggio a Milano 24/1-26/1. Voto 10 all’anonimo inquilino del sesto piano di un palazzo presso Milano Lambrate il cui balcone è vistosamente addobbato con una bandiera del Napoli. Mi sono sentito subito a casa.Terra miaVoto 9 alla nebbia, elemento imprescindibile della Pianura Padana che ho rivalutato quando ho viaggiato in auto sulla cosiddetta Cassanese e sulla Tangenziale Est. Il mio amico ingegnere tuttologo ha commentato: ’Vedi tutta questa nebbia? Se ci fosse nebbia dappertutto nel mondo guideremmo tutti con prudenza e non ci sarebbero più tutti questi incidenti per le strade’. Il santino di San Cristoforo sul cruscotto ha visibilmente annuito.Distanza di sicurezzaVoto 8 agli amici gay e francesi che ho conosciuto in quantità decisamente insolita a Milano per esserci stato solo due giorni. Il fatto che alcuni di loro potessero coincidere è del tutto trascurabile (quest’ultima riflessione la devo a Faminore). :)Pays che gayVoto 7 al misterioso ‘foglio di minuta’, elemento a me del tutto ignoto consegnatomi insieme a gomma e matita prima del test psico-attitudinale numerico. Solo alla fine del test ho scoperto trattarsi del foglio di brutta, dove si potevano scrivere manualmente le operazioni, per le quali ho usato la superficie stessa del banco senza pormi nessun problema, tanto secondo me ‘mica me l’avevano dato il foglio di brutta ???’LogicaVoto 6 a tutte le Porte di Milano: Porta Genova, Porta Venezia, Porta Ticinese, Porta Nuova, Porta Garibaldi e chi più ne ha più ne metta. Il fatto che siano tutte aperte giustifica i continui spifferi d’aria fredda che si avvertono in questa città.Si prega di chiudereVoto 5 alla stazione metro di Loreto, una via di mezzo tra il labirinto del Minotauro e i disegni architettonici di Escher. Sono sicuro che c’è gente lì dentro che ci vive, essendosi ormai rassegnata a trovare l’uscita o l’accesso alle banchine dei treni.Prossima fermata l'infernoVoto 4 all’architetto della Stazione Centrale di Milano, e sottolineo Milano, il quale sul muro di fronte all’uscita dei binari 12 e 13 ha fatto scolpire la lupa romana che allatta Romolo e Remo con ai lati due enormi sigle S.P.Q.R. incise nel marmo. Sono giunto a due conclusioni plausibili: o l’architetto in questione era un romano nostalgico oppure la stazione si trovava originariamente a Roma, fu disassemblata, trasportata per via fluviale e terrestre a Milano e riassemblata in loco, tipo Statua della Libertà.LegolandVoto 3 ai dottori Z. e B. che mi hanno esaminato in una stanza senza finestre con una lampada sparata in faccia tipo interrogatorio di Scotland Yard, dicendomi alla fine: ’Se torna per il secondo colloquio, la esamineremo più accuratamente’, sfoggiando la stessa espressione di Montgomery Burns quando dice ‘Eccellente!’ . In quel preciso istante non ho potuto fare a meno di pensare: ‘Ma dove sono capitato?’The dark side of the roomVoto 2 al vistoso edificio posto tra Cascina Gobba e Vimodrone, nitidamente riconoscibile dal tetto rotondeggiante a spirale illuminato a intermittenza sul quale troneggia una figura antropomorfa con le ali spiegate del tutto simile all’Angelo Sterminatore. Tutte le volte (tre o quattro) che sono venuto a Milano l’ho puntualmente visto e ho pensato che la fine del mondo è vicina. Qualcuno prima o poi mi dovrà spiegare che cos’è e chi o cosa ospita al suo interno.Ricordati che devi morireVoto 1 alla tipica espressione lombarda ‘Cus’è che ga di’?’ o qualcosa del genere, rivoltami almeno in tre occasioni, tutte e tre mentre stavo facendo interessanti commenti sulla cucina milanese.Non si parla con la bocca pienaVoto 0 al cinese che mi ha tampinato in metro tra Lambrate e Cimiano deciso a vendermi a tutti i costi un’elica volante glitterata, ripetendo con insistenza: ‘E’ bella pel fillio! E’ bella pel fillio! E’ bella pel fillio!’. L’innocente replica ‘Non ho figli, ma se mi convinci questa signorina (seduta vicino a me, perfetta sconosciuta) a farne uno, la compro immediatamente’ ha fatto volatilizzare il cinese, la signorina e la maggior parte delle persone presenti in quella carrozza nel giro di dieci secondi netti.Umorismo fuori luogo