Le mie prigioni..

Le mie violenze


E' tutto cosi triste che non so nemmeno da dove inizare.. Ieri abiamo festeggiato il nostro 5 mese insieme. E' stata una bella giornata, dove abbiamo dedicato ogni secondo solo a noi, parlando continuamente di quando avremo dei figli. Ieri era anche il giorno in cui avrei dovuto iniziare la nuova confezione di anticoncezionali... Dal suo modo di parlare, ogni cosa mi faceva credere che non l'avrei fatto, che mi avesse chiesto di non prenderle.. ma poi ha detto che aveva paura perchè il mio comportamento lo impaurisce, che visto che litighiamo spesso momentaneamente non se la sente di avere un figlio con me (xkè già ne ha una di 2 anni con un'altra). Ovviamente ci sono rimasta male, non tanto per il discorso di aspettare, quanto per il fatto che per LUI sono IO quella che sbaglia il modo di comportarsi e crea inutili discussioni che si protraggono e diventano liti esageratamente pesanti.Lui si infuria con me, fa la solita scena di andare sul balcone per buttarsi giù, ma stavolta non lo seguo per fermarlo: quella ferita sono io! Torna a letto e sembra un pazzo in una crisi di nervi. Cerco di calmarlo con le buone maniere, con le carezze, cercando di trasmettergli tutto l'amore che posso. Così si addormenta. Io vado in cucina, finisco di vedere un film, poi torno a letto da lui, molto triste, cercando conforto. Lo chiamo, credo di svegliarlo, gli dico che lo amo, ma lui non risponde. Allora presa dallo sconforto assoluto e da una profonda tristezza decido di dormire in cucina, ripetendo a me stessa che sono una nullità e che faccio solo schifo.Alle 3 di notte lui si sveglia, non mi trova a letto e viene di corsa in cucina, mi insulta, mi percuote..torniamo in camera da letto ma lui si veste e vuole andare via, mi continua ad insultare, come sempre mi mette in testa e in bocca parole e cose che assolutamente avrei mai pensato. Mi continua a maltrattare per circa un'ora. Mi dice che da quel momento merito solo di essere usata.. io presa dal panico e dal terrore accetto. Mi obbliga a fargli del sesso orale, lo faccio ma sto male e lui lo sa. Allora vorrebbe fare del sesso anale, ma io piango. La persona che amo di più al mondo, come sempre, pensa solo al sesso. Non è la prima volta che durante un litigio mi obbliga a fare sesso. Continua per dei minuti interminabili ad obbligarmi a leccarglielo. Poi scoppio in lacrime e si ferma.. Come sempre gli è passato tutto, così, d'un tratto. E allora mi abbraccia forte, mi bacia mi chiede se tra le sue braccia mi sento protetta..eh..protetta..protetta da chi?Il resto del mondo non mi fa paura quanto me ne fa lui..Mi dice che solo con me gli capita che dopo aver litigato ha voglia di fare l'amore. Ma lui è uno fissato col sesso, quindi ha sempre voglia di fare l'amore. Mi chiedo come fa a provare piacere sapendo che ciò che gli sto facendo è contro la mia volontà.Alla fine riesco a divincolarmi e ad addormentarmi. Quando alle 6 suona la sveglia lui è stranamente già sveglio. Non mi da nemmeno il tempo di aprire gli occhi, che dice: " amore, stamattina ho un desiderio - sapevo già di cosa si trattava - voglio venirti sulla mano ( = fammi una sega che stanotte quando ti ho obbligato a leccarmelo non mi hai fatto venire e ora ho bisogno)". Così.. la violenza è continuata..l'ho fatta.. mi sono pulita la mano, l'ho pulito.. è stato soddisfatto il suo desiderio.. e a me non è rimasto altro che correre in bagno a lavarmi i denti e le mani...perchè mi sentivo sporca.. perchè mi sento usata, perchè non capisco come può dire di amarmi e poi obbligarmi a fare tutto questo.. Finalmente alle 6.56 è andato al lavoro.. come tante altre volte, per la quiete, ho fatto finta di stare bene, di avere solo sonno e l'ho salutato alla porta e poi dal balcone.. e io mi sento un pò più tranquilla, ho meno paura.. ma sono come sempre semplicemente triste.