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Cose da sapere subito


 Scusa neonato, so che hai già alle calcagna mucchi di parenti, preti e educatori, tutti smaniosi di lasciare un’impronta indelebile nel tuo povero cervellino indifeso, ma avrei  un paio di cose da dirti. Tanto, dopo che ti avranno calpestato la testa in cinquantamila, cosa vuoi che sia un’impronta in più o in meno? 1) Tanto per cominciare, non dare retta a tua madre. Tu non sei immortale, non sei speciale e soprattutto non sei il migliore. In niente. 2) Una delle più grosse delusioni che avrai nella vita sarà quando scoprirai che la gente è bugiarda, amici compresi. Anzi, soprattutto gli amici. Non lo fanno per cattiveria, è solo che le bugie sono molto meno faticose della verità.E non esiste un  metodo infallibile per identificare le bugie.3) Per smascherare gli ipocriti devi invece fare caso alla faccia. Non ascoltare le parole, spesso le parole distraggono da quello che la faccia dice. Guarda solo la faccia e se vedi espressioni esagerate allora quella è la faccia di un ipocrita. Il motivo è che chi non prova sinceramente un’emozione ma vuole darti a intendere che la sta provando, cercherà di darsi un surplus di emozione, ma non avendo a disposizione uno specchio per dosarla, quest’emozione artificialmente erogata finirà col deformargli la faccia, come succede agli attori mediocri.Le persone di cui fidarsi hanno questa faccia
non questa
4) Sapere tutto è tipico delle persone che non sanno niente.5) Sospetta sempre di chi usa la parola “dignità” (dignità della vita, dignità del lavoro, dignità del farsi prendere a sberle), di solito è gente che vuole fregarti.6) La cosa che piace del bel tenebroso è il “bel”, non il “tenebroso”. Se non rientri nella categoria “bel”, evita.7) Alle scritte sulle magliette non è necessario rispondere. L’unica cura naturale è lasciar perdere. Come avrai presto modo di notare, molte persone sono come i terremoti: arrivano all’improvviso, fanno un sacco di rumore e pretendono di scombinarti la vita come pare a loro. Opporre resistenza è inutile. L’unica cosa da fare è accucciarsi sotto il tavolo e aspettare che passino.