Creato da edy.21 il 08/10/2009

E BLOG QUADRI SIA

L'unico animale domestico che ho è il verme solitario.

ULTIMI COMMENTI

Ciauz!
Inviato da: semprepazza
il 30/03/2016 alle 22:28
 
Buon anno! ^__^
Inviato da: semprepazza
il 03/01/2016 alle 21:40
 
allora, bella topolona, come stai?!
Inviato da: bonanza76
il 09/12/2014 alle 23:19
 
bentornata al blogging, ma speriamo che duri! :-)
Inviato da: massimocoppa
il 29/07/2014 alle 13:10
 
Ciao Mamminaaaaaaaaaaaa...AUGURI
Inviato da: maraciccia
il 11/05/2014 alle 20:15
 
 

 

Amavo Terence

Post n°261 pubblicato il 29 Novembre 2012 da edy.21

In questi giorni con un sacco di tempo libero e sostanzialmente nulla da fare,mi è capitato di riflettere a lungo sulle mie vicissitudini sentimentali.E adesso penserete che voglia parlarne in questo post. E invece no. In questo post voglio parlare dei veri,seri, importanti amori della mia vita,ovvero:

1) della  mia prima vera folgorazione erotica,   per David Bowie nel ruolo del principe Gareth, in "Labyrinth", cosa che anche ora influisce negativamente nella mia ricerca di partners sessuali perchè nessuno mi sembra all'altezza....

2)Subito dopo mi innamorai follemente di Terence, il tenebroso capellone di Candy Candy....ma c'era troppa concorrenza, non è durata....Mi è rimasta una predilezione per i capelloni.

3) A undici anni il primo vero amore: Vincent Van Gogh. Non i suoi quadri (non mi son mai piaciuti,solo i Girasoli), nè Kirk Douglas-che-fa-Van Gogh nel film del '56.No. Lui, il Vincent delle "Lettere a Theo". Mi è rimasta una predilezione per gli uomini coi capelli rossi.

4)  Avevo già un'età in cui potevo interessarmi agli uomini in carne ed ossa, ma il mio cuore e i miei torbidi bollori adolescenziali erano in realtà equamente suddivisi tra Charles Baudelaire e il Re Lucertola.

Da allora adoro gli uomini cervellotici e sepolti al Père Lachaise.

5) (Ebbene sì....) l'ultimo della serie è il principe Myskin, il protagonista dell'"Idiota "di Dostoevski....non mi è rimasta nessuna predilezione per gli idioti, nè per gli epilettici....non sarei qui a parlarne....

 

Per il momento la serie si conclude qui, e riflettendoci su sono arrivata ad un'importante conclusione sul segreto di una perfetta letizia di coppia:

ALL'INTERNO DI UNA COPPIA SE UNO DEI DUE PARTNERS NON ESISTE O E' MORTO DA ALMENO UN SECOLO,L'INTESA E' MOLTO PIU' DURATURA E IL RAPPORTO MOLTO PIU' SOLIDO.

Fatene tesoro....

 

 
 
 

Il significato del tricolore

Post n°260 pubblicato il 27 Novembre 2012 da edy.21

 
 
 

Era Sandro Usai

Post n°259 pubblicato il 27 Novembre 2012 da edy.21

 

 

Dove sono i tricolori sulla bara e i ministri commossi? Dove sono i funerali di Stato e le dirette televisive? Dove sono le lacrime e gli editoriali....Forse è meglio così, gli eroi muoiono in silenzio, con il giubbotto della Protezione civile. Era SANDRO USAI, volontario morto a Monterosso nell'alluvione del 25 ottobre, voglio vedere chi mette questa immagine nel proprio profilo...scusate non è Simoncelli.

 
 
 

Essere amabile

Post n°258 pubblicato il 16 Novembre 2012 da edy.21

Facile dire «sii te stesso», «sii spontaneo» e altre simili sciocchezze, ma se uno, spontaneamente, ha voglia di strozzare metà della gente che incontra?

 
 
 

NON È COSÌ COSÌ CIÒ CHE È COSÌ COSÌ, MA È COSÌ COSÌ CIÒ CHE NON SAPREI

Post n°257 pubblicato il 11 Novembre 2012 da edy.21

Bellissimo.

Bellissimo?

Sì.

Ma se è bruttissimo.

No.

Parecchio, anche.

Non lo è.

Lo è.

Forse è perché non l’hai capito.

Io?

Proprio così.

E cosa c’è da capire?

Per esempio che è bellissimo.

Ho capito tutto quello che c’è da capire.

Mi sa di no.

Ed è bruttissimo.

Non è bruttissimo.

Mai visto niente di più "bruttissimo"

Impossibile.

Che ne sai?

Perché è bellissimo.

Non lo è.

Lo è.

Non è neanche lontanamente bellissimo.

È bellissimo da cima a fondo.

Figuriamoci.

È così.

È la cosa meno "bellissima" che abbia mai visto.

Cosa stai insinuando?

Che è bruttissimo.

Certo...

Certo!

Dimostramelo.

Facile: fa schifo.

Non fa schifo.

Lo fa.

Non lo fa.

Lo fa e lo rifà.

Come fa a fare schifo se è bellissimo? Ragiona.

Si vede che a te piace il bruttissimo.

Mai piaciuto.

Tranne adesso, vuoi dire.

Non mi piace nemmeno il brutto, figuriamoci il bruttissimo.

Il brutto?

Sì.

E che cosa sarebbe?

Hai presente il così così?

No.

Nemmeno io.
 
 
 

Quel rigonfiamento sexy che tutte le donne amano

Post n°256 pubblicato il 28 Ottobre 2012 da edy.21

 
 
 

Piatto greco del secondo secolo a.C. (forse)

Post n°255 pubblicato il 20 Ottobre 2012 da edy.21

 
 
 

Ero un bambino

Post n°254 pubblicato il 17 Ottobre 2012 da edy.21

<<Ero un bambino, cioè uno di quei mostri che gli adulti fabbricano con i loro rimpianti.>>

 

 
 
 

Fobia

Post n°253 pubblicato il 06 Ottobre 2012 da edy.21

C’è chi ha paura dei ragni, chi degli scarafaggi, chi dei topi. Io ho paura delle persone. Sia chiaro, ho paura anche di ragni, scarafaggi e topi, ma delle persone ho più paura. Non so perché. Perché uno ha paura dei ragni? Non lo sa. Non è perché sono pericolosi. Tutti sanno che i ragni non sono pericolosi, almeno qui da noi. Certo, se si va in quei posti dove sono grandi come tigri, ruggiscono come tigri e hanno la forma di tigri è un altro discorso, ma qui da noi sono innocui come ragni. Da un certo punto di vista sono anche buffi. Non ho idea da quale ma da un qualche punto di vista lo saranno pure. Dopotutto c’è gente che trova buffe le battute di Ezio Greggio, figuriamoci se non si può trovare buffo un ragno. Io ho molta più paura delle battute di Ezio Greggio che dei ragni. Quando vado a dormire, prima di spegnere la luce, controllo sempre in tutti gli angoli che non ci sia una sua battuta nascosta. Con le persone è più o meno la stessa cosa: non ho paura perché sono pericolose, ho paura e basta. Tutte le mie giornate sono organizzate in modo da entrare in contatto col minor numero di persone possibile, per il più breve tempo possibile e nel modo più impersonale possibile. Per esempio vado a fare la spesa solo quando ho esaurito tutte le scorte di tonno in scatola, sottaceti e popcorn, e vado sempre nel primo pomeriggio, cioè quando al supermercato c’è al massimo qualche commesso troppo concentrato a essere un commesso per fare caso a me. Ma una giornata perfetta è una giornata in cui non devo fare la spesa. Una giornata veramente perfetta è una giornata in cui non esco proprio di casa. Perché? Forse uno psicanalista saprebbe rispondermi, ma uno psicanalista è molto peggio della spesa. Se avessi il coraggio di trovarmi faccia a faccia da sola con uno psicanalista, non avrei certo bisogno di uno psicanalista.
Non è odio, è solo paura. Per odiare una persona bisogna avere un motivo, è da stupidi odiare a prescindere. Per esempio io odio quello che abita al piano di sopra perché è un grande appassionato di spostamento di mobili. Appena ha cinque minuti liberi, si mette a spostare il mobilio per tutta la casa. Forse è uno con un sacco di mobili, milioni e milioni di rumorosissimi mobili, oppure sposta da anni la stessa credenza, non saprei dire, ma se la smettesse di fare tutto quel rumore io non lo odierei più. Non sono una che porta rancore. Se si dedicasse a qualcosa di più silenzioso, tipo morire, non lo odierei più. Io non odio le persone. Mi piace spiarle dalla finestra quando passano in strada, ascoltare quello che dicono o anche annusarle, quando riesco a farlo senza sporgermi troppo. A volte prendo la videocamera e le filmo. È molto interessante poter apprezzare tutti i dettagli di una persona con lo zoom 24x. In un certo senso si potrebbe quasi dire che le persone mi piacciono. Se però ne trovo una nel ripostiglio o sul piatto della doccia, prendo la scopa e l’ammazzo.

 
 
 

La scelta

Post n°252 pubblicato il 28 Settembre 2012 da edy.21

Desidera?  chiese la commessa.
- Una vita felice; rispose la bambina.
La commessa digitò sulla tastiera, poi diede un’occhiata allo schermo
- Mi dice qui che la felicità non è di questo mondo.
- No? E di quale allora?
- Un attimino che guardo – digitò ancora – non me lo dice. Ti cerco un articolo simile?
- Sì… una vita importante, piena di significato – disse la bimba – utile al futuro dell’umanità.
La commessa digitò, e lesse.
- Esaurito.
- Cos’è esaurito? Il futuro dell’umanità?..
- Non lo so, qui mi dice solo “esaurito”.
- Va bene, allora mi dia una bella vita - –lunga, comoda, divertente.
La commessa digitò, e chiese
- Come paga?
- Con la mia anima?...
La commessa trafficò un po’, e poi rispose
- Mi dispiace, il lettore della cassa non l’accetta. Lei non ha abbastanza credito.
La bambina chinò la testa.
- Per cosa basta il mio credito?
La commessa controllò lo schermo
- Una vita mediocre.
- Allora mi dia quella – disse cupa.
- Esaurito.
- Ma… me l’ha proposta lei!
- Nel tariffario c’è ancora, ma è esaurito. – la commessa la guardò senza espressione - E' l’articolo più venduto da queste parti – spiegò.
- Che cosa mi resta?
La commessa si voltò di nuovo verso lo schermo.
- Ci sono rimaste delle vite di merda. Ne prende una?

 

 
 
 
 
 

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