La Pietraia Alghero

Le saline


La laguna del CalichLE SALINEGiovanni Francesco Fara in "Geografia della Sardegna" (1586) elenca gli stagni sardi e descrive il procedimento praticato per l'estrazione del sale."D'inverno le acque del mare vengono immesse in appositi stagni, detti saline, dove d'estate per il calore del sole si cristallizzano in sale durissimo, in seguito questo durante i mesi di luglio e agosto viene estratto quasi tutto, oppure in parte, o perché non è necessario estrarlo tutto, o perché lo stagno non è secco, infatti talvolta in certe saline si disseccano soltanto le acque dei margini. Spesso da quelle di Alghero e di Terranova (antico nome di Olbia) non si estrae quasi niente." Il canonico Angius, nell'opera di Goffredo Casalis, parla dell'attività dei pescatori che operano nello stagno Caliche, ma non fa alcun cenno alle salineMichele Chessa ci dà queste notizie."In Alghero sono esistite anche le saline, le prime erano state impiantate nelle vicinanze dello Stagno del Calik, in regione Fangal. Questo nome deriva da Fangaccio che era il nome delle vecchie saline.Si ritiene che siano state create dai Doria e date in gestione ai frati benedettini. Questi frati che possedevano navi mercantili avrebbero provveduto anche alla commercializzazione del sale.Con la venuta dei Catalani, le saline divennero di proprietà regia, come il resto del patrimonio terriero ed urbano di Alghero.Nel secolo XV le saline furono cedute dal re al capitano algherese Nicola Abella, quale compenso per il valore dimostrato in guerra, al posto del feudo di Rudas che il capitano aveva rifiutato.Le saline sarebbero scomparse nel secolo XVIII. Nello stesso secolo furono create altre saline dai frati cappuccini, quando passarono nella nuova chiesa della spiaggia dopo aver lasciato la chiesa ed il convento che avevano sul Colle di san Giovanni, dove si trova il bagno penale.Le saline dei cappuccini si trovavano nelle vicinanze del convento di San Giovanni, scomparvero il secolo scorso (1800) quando gli ordini religiosi lasciarono la città in seguito alle leggi piemontesi.       BibliografiaG.F. Fara - Geografia della Sardegna - Ed. Quattromori - 1975 pag. 91 G. Casalis - "Dizionario geografico - storico - statistico - commerciale - degli stati di S.M. il Re di Sardegna - Alghero" Torino 1834 - pag. 28Michele Chessa - Racconti algheresi - 3° vol.- La Celere pag. 38Foto del Calich sul blogspot:http://la-pietraia.blogspot.com