La Quercia Editore

Miele


Serena Frome, figlia di un vescovo anglicano e di una casalinga perfetta, trascorre i primi diciotto anni della sua vita in una graziosa cittadina dell'Inghilterra orientale, un contesto protetto, «invidiabile, per non dire idilliaco». Oltre a essere bella, Serena sembra dotata di due curiose abilità: maneggia i numeri con una semplicità sorprendente ed è capace di leggere romanzi a gran velocità. E se a Cambrige scoprirà ben presto che il suo «talento innato» per la matematica è meno spiccato del previsto, sarà la letteratura a offrile rifugio. A cambiarle la vita, invece, sarà l’incontro con Tony Canning, docente di storia - un tempo amico del ministro dell'Interno: Canning, ex agente dell'MI5, recluterà Serena per la missione «Miele», con la quale l’intelligence britannica intende finanziare occultamente scrittori ritenuti affini alla causa dell'Occidente, trasformandoli in inconsapevoli veicoli di propaganda anticomunista. Il primo incarico di Serena sarà quello di adescare Tom Haley, promettente scrittore del quale non tarderà a innamorarsi. E, come la stessa Serena racconta già nell'incipit di questo romanzo «non ne sarei tornata illesa. Mi scaricarono nel giro di diciotto mesi, dopo che ebbi screditato me e distrutto il mio amante, che pure non fu estraneo alla propria rovina».Spia goffa, improbabilissima, Serena Frome è la prima voce narrante femminile di Ian McEwan dai tempi di Espiazione, ed è la protagonista del suo nuovo attesissimo romanzo. Verità e menzogna, spionaggio e sentimenti, sogni e fallimento: con Miele, in libreria nei Supercoralli, McEwan ci riporta in quel limbo - a lui molto caro - in cui la realtà è indistinguibile dalle sue infinite falsificazioni. Ci troviamo davanti a un autore di qualità letteraria che si è divertito un mondo – e non è una cosa che capiti spesso […]. Una trama costruita come un sistema di scatole cinesi, un ritmo perfetto, e quel naturalismo levigatissimo (e ingannevole, naturalmente, essendo frutto di un' elaborata invenzione) che è la cifra del McEwan maturo, e che qui diventa gioco di specchi, inganni, storie nelle storie, fino a farsi addirittura soggetto stesso del libro.Livia Manera – Corriere della Sera l nuovo libro di Ian McEwan è, contemporaneamente, una spy story (avvincente), una love story (struggentissima, anche perché riguarda una spia e uno scrittore), un saggio sulla Guerra fredda, un pamphlet sugli anni Settanta del secolo scorso, un trattato sulla scrittura (e la lettura) dei romanzi e un’autobiografia dell’autore da giovane.Antonio D’Orrico – Sette