la mia seconda vita

un giro di chiavi


Ecco!... non sembra vero… ma.. è passato un anno… un anno esatto.. un anno che non rimettevo piede nella mia taverna… e per un anno l’ho lasciata con dei piatti che stavo per servire… l’ho lasciata mentre tagliavo e sminuzzavo gli ingredienti per il nuovo piatto… subito dopo che avevo servito l’ultimo… e… e sono andavo via… via dalla taverna… via dalla città.. via dalla vita… anzi… sono andato a vedere dove nasce e crese tutto quello che mi serve per condire i miei piatti… e… sono contento… davvero… Sono contento di aver preso la mia macchina… di non aver dato retta a tutti quelli che mi dicevano di non andare… sono contento di aver chiuso lo sportello… di aver fatto un respiro profondo… per poi girare le chiavi ed accendere… e… via verso la taverna… Il viaggio non è stato molto lungo… o forse non me ne sono accorto io… e, comunque, è stato un bellissimo viaggio… Già sentivo l’odore del cucinato… il legno dei miei tavoli… la fioca luce che entrava, filtrata dalle tende, delle mie finestre… e.. non vedevo l’ora di arrivare… di aprire… di rimanere abbracciato a quei brividi che sono assaliti appena ho messo piede dentro… Ho volutamente parcheggiato ad una certa distaza.. sono sceso… ho chiuso… messo le chiavi in tasca e… via… nelle stradine che costeggiano il mio locale… e… piano… iniziavo a sentire il vociare… i complimenti… le lamentele.. le risate… i bis… ed eccomi… ora sono davanti la porta… e… mi fermo… faccio un ultimo respiro profondo… inizio a salire lo sguardo seguendo le venature del legno della porta d’ingresso… metto una mano in tasca… prendo le chiavi… abbasso lo sguardo… e le vedo… mi spunta un sorriso… le stringo in mano e vado ad aprire… ma… c’è un piccolo biglietto… bianco… insertito nella fessura tra le due porte… Non dev’essere messo da molto… L’ho prendo… lo apro delicatamente… lo leggo… e… rimango… c’è ancora qualcuno che mi aspettava… questo è davvero un buon inizio… e… apro piano la porta… Polvere ovunque… bicchieri e piatti accastastati… le sedie in disordine… i tavoli puliti ma impolverati… e… la mia cucina… Entro.. mi guardo in torno.. ed inizio a sentirmi vivo… le mie stoviglie.. i miei mestoli… il grande frigo che conteneva tutto… lo stereo… ed è la prima cosa che faccio… accendo… mi tirò su le maniche e… ora diamo una pulita… fremo dalla voglia di cucinare… non so per chi… io inizio a farlo per me… e ne sono sicuro che mi piacerà… come sempre…