Sinistra Unita

Lo stomaco e la mente


Il governo Berlusconi è in gravissima difficoltà. Ogni dato economico di questo Paese promette una lunga recessione accompagnata da riduzione delle spesa pubblica.Per evitare che la lotta di classe possa esplodere violenta, la politica del governo prevede una costante inieizione di paura, l'uso diffuso delle droghe fra fette crescenti di popolazione, la tolleranza nei confronti della corruzione, la mistificazione della realtà e le minacce giudiziarie nei confronti degli oppositori politici.L'attacco al giornale "L'Unità" è uno dei soliti che Berlusconi ha adottato contro i giornalisti o le testate di riferimento non allineate. Ma in quest'ultimo caso è evidente un problema generale, la popolazione comincia a prendere coscienza della realtà ed ogni strumento di propaganda contrario al governo può essere d'ostacolo. Si procede nel lento logorio della democrazia italiana, imbavavigliando chiunque riesca a colpire o a screditare le politiche di questo governo.La destra è in difficoltà, lo è soprattutto lo stomaco di questo Paese che non riesce a stroncare la crisi economica buttando a mare gli immigrati, che non migliora l'efficienza della pubblica ammistrazione con la caccia alle streghe, al sindacalista o al dipendente di sinistra, spesso più onesto e devoto all'amministrazione pubblica, che pensa alla moralizzazione colpendo le prostitute di strada e i loro clienti, quando la corruzione ad ogni livello e grado ha raggiunto livelli insostenibili, che parla di meritocrazia per poi nominare Ministro della Repubblica Mara Carfagna nota alla cronaca per ben altri meriti, non certo per le sue doti intellettuali.Ma lo stomaco dell'Italia, è il nostro vicino assetato di soldi, di droga, che odia chi non parla lo stesso dialetto od accento, che pensa che il mondo finisca su Canale 5 o nell'Isola dei Famosi. E' il calabro-emiliano, il veneto, il bergamasco semianalfabeta, il siculo sottoproletario. Si evince che lo stomaco ha sempre connotazione regionale, locale, parziale e settario.Bisogna usare la mente, chi ne è provvisto dovrebbe pensare come se fosse cosmopolita, libero da confini e steccati, usando l'etica universale dell'uomo in contrapposizione alla morale del clero o all'immoralità del Duce.