Oggi, si fa finta di nulla, s’invocano le calamità. La Sicilia, deturpata dai suoi stessi cittadini, perde altre vite, distribuisce altro sangue alla terra.Tutti sapevano, ma nessuno ha fatto nulla.A Scaletta Zanclea hanno permesso ed autorizzato la costruzione di una palazzina all’interno dell’alveo di una fiumara. Succedeva circa 20 anni fa, tanto le conseguenze degli scempi sarebbero state procrastinate ai posteri, ai figli di un dio minore.Non sono arrivati i soldi per la montagna retrostante Giampilieri, come chiedeva la Regione Sicilia. Il ministro Prestigiacomo ha preferito finanziare opere di sistemazione della costa, come a Panarea dove i soldi sono finiti per proteggere l’isola dove lei ha la sua villa di famiglia.Si contato i morti, per il momento 25. I dispersi hanno un numero variabile, per la gente circa 30, per Bertolaso solo 9. Per lui, sono dispersi solo le persone cercate, gli stranieri senza famiglia non lo sono. Sappiamo bene tutti che in Sicilia è importante essere di buona famiglia, preferibilmente d’onore.Conosco un po’ quelle zone, sono bellissime, ma solo superficialmente. Scavando in profondità, si trova degrado sociale, corruzione, affarismi, clientelismi, malasanità, mafia. A Messina, città straziata dal terremoto del 1908, si ipotizza che molte case siano state costruite con cemento depotenziato, grazie e per conto della mafia locale. E se domani, come sicuramente accadrà, ci sarà un altro terremoto? Conteremo i morti? Penseremo alle casette di legno e ai prefabbricati di Berlusconi? Al ponte sullo stretto, come dice Matteoli? Non ci saranno 50 morti, ma 1000, 10000, forse di più. Eppure qualcosa si può fare, perché si preferisce stare al gioco?Basterebbe rompere il sistema, e tutto cambierebbe. La Sicilia risorgerebbe nell’istante in cui le intelligenze di quella terra, unendosi sotto la bandiera della democrazia, insorgessero allo strapotere corruttivo della sottocultura affaristico - mafiosa. Non chiedete favori per i vostri figli, chiedete giustizia per la vostra terra!
Accadrà di nuovo!
Oggi, si fa finta di nulla, s’invocano le calamità. La Sicilia, deturpata dai suoi stessi cittadini, perde altre vite, distribuisce altro sangue alla terra.Tutti sapevano, ma nessuno ha fatto nulla.A Scaletta Zanclea hanno permesso ed autorizzato la costruzione di una palazzina all’interno dell’alveo di una fiumara. Succedeva circa 20 anni fa, tanto le conseguenze degli scempi sarebbero state procrastinate ai posteri, ai figli di un dio minore.Non sono arrivati i soldi per la montagna retrostante Giampilieri, come chiedeva la Regione Sicilia. Il ministro Prestigiacomo ha preferito finanziare opere di sistemazione della costa, come a Panarea dove i soldi sono finiti per proteggere l’isola dove lei ha la sua villa di famiglia.Si contato i morti, per il momento 25. I dispersi hanno un numero variabile, per la gente circa 30, per Bertolaso solo 9. Per lui, sono dispersi solo le persone cercate, gli stranieri senza famiglia non lo sono. Sappiamo bene tutti che in Sicilia è importante essere di buona famiglia, preferibilmente d’onore.Conosco un po’ quelle zone, sono bellissime, ma solo superficialmente. Scavando in profondità, si trova degrado sociale, corruzione, affarismi, clientelismi, malasanità, mafia. A Messina, città straziata dal terremoto del 1908, si ipotizza che molte case siano state costruite con cemento depotenziato, grazie e per conto della mafia locale. E se domani, come sicuramente accadrà, ci sarà un altro terremoto? Conteremo i morti? Penseremo alle casette di legno e ai prefabbricati di Berlusconi? Al ponte sullo stretto, come dice Matteoli? Non ci saranno 50 morti, ma 1000, 10000, forse di più. Eppure qualcosa si può fare, perché si preferisce stare al gioco?Basterebbe rompere il sistema, e tutto cambierebbe. La Sicilia risorgerebbe nell’istante in cui le intelligenze di quella terra, unendosi sotto la bandiera della democrazia, insorgessero allo strapotere corruttivo della sottocultura affaristico - mafiosa. Non chiedete favori per i vostri figli, chiedete giustizia per la vostra terra!