|
guerregiudaiche il 05/06/10 alle 17:31 via WEB
É presto e parto, i primi bar aperti vendono il caffè. Sorrido un po’, pensando che mi sposto verso il caldo da solo, in cerca di ricordi o sentimenti nuovi. Dentro le aiuole oleandri in vasi colorati, ma non si arriva mai, eppure sto già lontano; chissà dove sarai, anche per te questa giornata è andata. Chissà dove sarai, anche per te io manderò il mare, per non scordarti di me. Faremo discussioni lente sull’esodo estivo, diremo che non può cambiare il ritmo alle stagioni e saranno nostri i viali del centro, nei giorni di Sole, finché verrà l’inverno, che non si andrà più via; battere il tempo per vincere la malinconia. Dalle finestre degli alberghi ancora nuove prospettive che si ripetono stancamente, al limite della nostalgia. Appelli, e passi sicuri verso punti prevedibili; l’orizzonte scompare all’incrocio dei viali, ma, se ci fosse il mare, si avrebbe una vista imprendibile.
|